Già l'anno scorso gli scontri erano iniziati proprio in questo villaggio sul confine tra Macedonia e Kossovo. Ora i servizi di sicurezza di più Paesi affermano che nuovi gruppi armati si nasconderebbero nell'area.
Il quotidiano "Dnevnik", sulla base di informazioni ricevute da fonti vicine ai servizi segreti di più Paesi ha riportato, lo scorso giovedì, che vi sarebbero nuovamente nel villaggio di Tanushevci, sul confine tra Kossovo e Macedonia, gruppi armati. In particolare si dovrebbe trattare di uomini appartenenti alle cosiddette "Aquile nere", gruppo originario del Kossovo, smantellato al di là del confine e che ora si nasconderebbe dalla polizia dell' UNMIK (Missione delle azioni Unite che sta di fatto amministrando il Kossovo). Assieme a loro anche qualche appartenente al "Fronte Nazionale del Kossovo".
"Dnevnik" ha ipotizzato che proprio la presenza di questi gruppi armati sia stata la causa alla base del rifiuto, la scorsa settimana, da parte della popolazione di Tanushevci, di far entrare sul territorio del villaggio le pattuglie miste di polizia.
Questo piccolo villaggio si ritrova quindi ad essere nuovamente e giornalmente sulle prime pagine di tutti i quotidiani macedoni. Una decina di giorni fa era avvenuto perché proprio nei pressi del villaggio quattro suoi abitanti erano stati uccisi dalla polizia di confine macedone mentre tentavano di attraversare illegalmente il confine con il Kossovo. Ne scaturirono naturalmente dure polemiche.
I rappresentanti locali affermarono in quell'occasione ai giornalisti di Dnevnik che non vi era alcun terrorista nel villaggio e che se c'erano stati dei blocchi che impedivano l'entrata della polizia mista questo avveniva solo perché altrimenti "nessuno avrebbe ascoltato le nostre richieste. Vogliamo il ritiro della polizia macedone di frontiera dalle prossimità del villaggio e l'apertura di un nuovo passaggio di confine che ci permetta di comunicare liberamente con le due vicine cittadine kossovare di Debalde e Vitina".
Ma, solo quale promemoria, gli scontri dell'anno scorso in Macedonia iniziarono proprio a Tanushevci. Per questo motivo sempre Dnevnik titola in modo provocatorio "Tanushevci - secondo tempo", un editoriale dove Aleksandar Damovski, uno tra i redattori principali del quotidiano scrive: "bande armate controllano Tanushevci un'altra volta. Vi hanno trovato il paradiso e la salvezza dalla polizia dell'UNMIK. E nuovamente i rapporti dei servizi di sicurezza sono sulle scrivanie dei Ministeri degli interni e della difesa. Ma nessuno agisce .... Dobbiamo ricordare loro che l'anno scorso, prima della crisi, informazioni simili emersero proprio in merito al villaggio di Tanushevci? Purtroppo sappiamo cosa è avvenuto dopo .... Sarà pericoloso se queste rapporti dei servizi di sicurezza verranno considerati come "ridondanti" nel nome della pace; ma della pace della coalizione al governo ...".
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