Il governo macedone si e' riunito il 12 giugno per decidere i destini di cinque grandi aziende del paese oberate dai debiti (si veda Notizie Est #443 del 3 giugno 2001). L'esecutivo ha deciso che tali aziende verranno liquidate, ma, di fronte alla minaccia, da parte dei sindacati, di proteste di massa accompagnate da blocchi delle principali vie di comunicazione, ha deciso di congelare la loro situazione fino al termine della crisi militare nel paese. La chiusura di tali aziende lascera' senza lavoro piu' di 7.000 persone, in un paese in cui la disoccupazione e' gia' al 45%.
Il governo macedone si e' riunito il 12 giugno per decidere i destini di cinque grandi aziende del paese oberate dai debiti (si veda Notizie Est #443 del 3 giugno 2001). L'esecutivo ha deciso che tali aziende verranno liquidate, ma, di fronte alla minaccia, da parte dei sindacati, di proteste di massa accompagnate da blocchi delle principali vie di comunicazione, ha deciso di congelare la loro situazione fino al termine della crisi militare nel paese. La chiusura di tali aziende lascera' senza lavoro piu' di 7.000 persone, in un paese in cui la disoccupazione e' gia' al 45%.
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