poesie locali e per questo universali 1
E dai, finiamo con una poesia di 1906 di Konstantinos Kavafis che per tanti e' stato tra i piu grandi poeti del 20simo secolo.
La gran parte della sua opera e' il costante "parallelismo simmetrico" tra la morte del mondo classico (con il crollo delle conquiste di Alessandro e della era ellenica) con il crollo del UOMO. Quel crollo descrito dai sommi scrittori come Goethe, Kafka, Dostoevsky, e "il dio e' morto" di Nietzsche. Kavafis (greco, nato in Alessandria di Egitto) usava i personaggi alessandrini per descrivere -con un salto nei secoli- il fallimento della umanita'.
Il Re Demetrio (1906-basato su Plutarco, Vita di Demetrio)
Quando i macedoni lo abbandonarono
dimostrando di preferirgli Pirro,
il re Demetrio (aveva un animo
grande) non si comportò affatto
- così dissero -
come un re.
Si tolse le vesti d’oro
e gettò via i calzari
di porpora. Indossò rapidamente
abiti semplici e si dileguò.
Proprio come un attore che,
finita la rappresentazione,
si cambia d’abito e se ne va.
La gran parte della sua opera e' il costante "parallelismo simmetrico" tra la morte del mondo classico (con il crollo delle conquiste di Alessandro e della era ellenica) con il crollo del UOMO. Quel crollo descrito dai sommi scrittori come Goethe, Kafka, Dostoevsky, e "il dio e' morto" di Nietzsche. Kavafis (greco, nato in Alessandria di Egitto) usava i personaggi alessandrini per descrivere -con un salto nei secoli- il fallimento della umanita'.
Il Re Demetrio (1906-basato su Plutarco, Vita di Demetrio)
Quando i macedoni lo abbandonarono
dimostrando di preferirgli Pirro,
il re Demetrio (aveva un animo
grande) non si comportò affatto
- così dissero -
come un re.
Si tolse le vesti d’oro
e gettò via i calzari
di porpora. Indossò rapidamente
abiti semplici e si dileguò.
Proprio come un attore che,
finita la rappresentazione,
si cambia d’abito e se ne va.