Intervista - © Microgen/Shutterstock

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Secondo un recente studio, il discorso pubblico in Macedonia del nord è saturo di narrazioni tossiche: a diffonderle non solo partiti ed esponenti politici, ma anche i media, spesso incapaci di svolgere il proprio ruolo di filtro e garante nei confronti del pubblico

04/03/2024 -  Aleksandar Samardjiev Tetovo

L'Istituto per gli studi sulla comunicazione (ICS) di Skopje ha prodotto il suo primo rapporto sulla "Misurazione delle narrazioni politicamente dannose", in cui ha analizzato la portata e la diffusione delle narrazioni tossiche nella comunicazione politica pubblica dei partiti e degli esponenti politici in Macedonia del Nord, nonché nella copertura mediatica di tali narrazioni.

La ricerca ha monitorato i siti web e le pagine Facebook di dieci partiti politici e leader di partiti con almeno due deputati nella legislatura 2020-2024, undici media online e nove emittenti televisive.

L’analisi mostra che gli attori politici in Macedonia spesso accusano i loro avversari di corruzione, mancanza di trasparenza, mancanza di professionalità e abuso d'ufficio, ma non fanno alcun tentativo di supportare con i fatti queste affermazioni.

Accuse non verificate vengono usate contro gli avversari politici, sviluppando dannose narrazioni populiste e minando la fiducia nelle istituzioni. La selezione distorta dei dati spesso porta a conclusioni errate e incita a divisioni socio-politiche nell'opinione pubblica.

"Sia su Internet che su Facebook, queste narrazioni tossiche si basano per lo più su accuse di corruzione non verificate, meno spesso su etichettature e ridicolizzazione, linguaggio violento, copertura parziale e accuse di ingerenza di entità straniere nella politica interna", sottolinea l'ICS.

Il tema principale per il periodo monitorato tra settembre e ottobre 2023 è la politica interna, con particolare attenzione agli attacchi agli avversari politici e alle critiche al governo e alle altre istituzioni, nonché ai governi locali.

In particolare, le narrazioni dannose ruotano attualmente intorno alle modifiche al codice penale, al caso della Clinica oncologica , ai rapporti Macedonia del nord - Bulgaria rispetto alle proposte di modifica costituzionale e all’integrazione nell'UE, alla legge sui giochi d'azzardo e alla legge sull'amnistia, ma anche l'attuale situazione dell'istruzione, l'economia, l'inflazione, la corruzione (soprattutto nel settore giudiziario) e le prossime elezioni nel paese.

La seconda parte della ricerca, dedicata ai media, rileva che mancanza di etica professionale e verifica delle dichiarazioni, accuse senza prove, populismo, intolleranza, disinformazione e persino odio verso alcuni gruppi non fanno che incoraggiare gli attori politici a vedere i media come piattaforma gratuita per promuovere le loro narrazioni dannose.

"La copertura unilaterale da parte di alcuni media è un problema serio che indica un'informazione non professionale, sbilanciata e parziale", afferma l'ICS.

Solo nell'ottobre 2023 sono stati individuati complessivamente 136 post con contenuti dannosi e tossici, di cui 87 sui siti web dei partiti politici e altri su 49 profili Facebook di partiti e membri del governo.

L’89,7% di questi 136 post conteneva affermazioni non verificate o difficilmente verificabili utilizzate per accusare gli avversari politici; il 77% denunce non supportate di corruzione, mancata trasparenza, mancanza di professionalità e abuso d'ufficio.

Il 48,3% dei post promuove esplicitamente o implicitamente, direttamente o indirettamente le proprie ideologie come qualcosa che avvantaggia “il popolo”, dipingendo gli avversari politici come al servizio di una piccola élite.

Secondo lo studio, un'ulteriore preoccupazione riguarda la tendenza a utilizzare i canali di comunicazione ufficiali del governo per la propaganda di partito, vale a dire pubblicare contenuti legati al partito sui profili Facebook del primo ministro e dei ministri del governo, violando direttamente i principi di professionalità e imparzialità nella comunicazione dei rappresentanti governativi nonché il codice etico governativo per i dipendenti pubblici.

Il codice etico richiede che i dipendenti pubblici svolgano il loro ruolo in modo politicamente neutrale, evitino di esprimere le proprie convinzioni politiche nell'esercizio della loro funzione e non svolgano attività politiche che possano intaccare la fiducia dei cittadini nella loro imparzialità.

“I contenuti monitorati evidenziano la scarsa qualità del discorso pubblico degli attori politici nella società macedone”, si legge nella sintesi della ricerca.

“I titolari di cariche pubbliche, così come i candidati alle stesse, devono comportarsi in modo appropriato nelle loro apparizioni pubbliche, essere responsabili, trasparenti, non diffondere disinformazione e astenersi da discorsi populisti. Diversamente, contribuiscono alla diffusione di narrazioni dannose nella società e negano il diritto del pubblico a essere informato in modo accurato, tempestivo e chiaro su argomenti importanti e ad un dibattito di qualità adeguata su questioni di interesse pubblico”.


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