Il Padiglione della Repubblica di Macedonia del Nord presenta alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Veneziail progetto Subversion to Red dell’artista Nada Prlja
Al tema May You Live In Interesting Times, dato dal curatore Ralph Rugoff alla Biennale Arte 2019, la monografica Subversion to Red dell’artista macedone Nada Prlja risponde con un progetto intrinsecamente e letteralmente sovversivo, incoraggiando, fin dal titolo e attraverso molteplici lavori riuniti in una stratificata installazione multi-media e site specific, il ritorno alle nozioni “dimenticate” di idealismo e ideologia, e la rilettura critica dei postulati della teoria marxista e del pensiero di sinistra, allo scopo di ritrovarne una compatibilità con la società di oggi, e di contrapporre un’alternativa neo umanista, fondata sul concetto positivo di solidarietà, agli “ideali negativi” dominanti negli “interisting times” contemporanei.
Con questo obiettivo teorico, e attraverso pratiche artistiche ed extra-artistiche, l’artista costruisce un Padiglione “site specific” che include anche il visitatore nel “fil rouge” della “sovversione rossa” (sono andate letteralmente a ruba le spille con la rivisitazione della stella rossa, offerte durante l’opening), inducendolo ad un intenso percorso interdisciplinare, dove si susseguono performance e azioni sperimentali, video-installazioni e installazioni di scultura e pittura, cadenzate anche dal serrato dialogo con la magnifica decadenza delle sale di Palazzo Rota Ivancich.
Dagli ottocenteschi decori a grottesca dell’Atrio, emerge la prima installazione composta dai polittici fotografici della performance Humane Communism, che introducendo la componente “umana” nella rappresentazione statuaria dei padri del comunismo, conduce al focus dell’intero progetto espositivo: la performance live Red Discussion 2 - ripresa e visibile nella video-proiezione girata in occasione dell’opening del Padiglione - ha raccolto, intorno al tavolo pentagonale rosso, sei pensatori e curatori fra i più rilevanti nell’ambito delle pratiche transformative contemporanee, Charles Esche, Maurizio Lazzarato, Vlad Morariu, Chantal Mouffe, Laura Raicovich, Artan Sadiku, i quali hanno individuato strategie di uscita dall’attuale situazione di precarietà sociale, di sfruttamento e violazione dei diritti umani, definendo condizioni alternative agli “Interesting Times” in cui viviamo. Tracce evidenti dei punti chiave della performance sono i segni di writing bianco sulla superfice rossa del tavolo, mentre le “tracce sonore” stimolano il visitatore a rivivere l’evento, già sperimentato dall’artista in Red Discussion 1, alla Calvert 22 Foundation di Londra, nel 2013.
Il fil rouge della mostra immerge totalmente il visitatore nel rosso della video-installazione Red- Iness, che mette in scena, estetizzato, il lato intrinsecamente giocoso e sovversivo delle pratiche performative e artistiche di Nada Prlja; la quale non sostiene rivoluzioni radicali, al contrario suggerisce che i cambiamenti possono realizzarsi attraverso l’arte e la sovversione delle teorie.
Questo tema è sviluppato ricorrendo alle pratiche tradizionali dell’arte nelle ultime tre sale del percorso, dove l’installazione site specific Subtile Subversion include le opere di scultura e di pittura The Collection; She does what She wants, progettate, realizzate e infine concluse in situ, come omaggio verso i lavori di alcuni artisti della Jugoslavia attivi negli anni ’60, selezionati per la capacità di sfuggire al realismo socialista al tempo dominate. Gli esemplari cui l’artista si inspira sono stati donati dagli artisti per far parte della collezione del MoCA Museo di Arte Contemporanea di Skopje, fondata sul concetto di condivisione e “solidarietà”, uno dei postulati chiave del “pensiero di sinistra” e fulcro delle aspirazioni del progetto di Nada Prlja.