In Moldavia la prima ministra Natalia Gavrilița ha rassegnato, lo scorso 10 febbraio, le sue dimissioni in una situazione d’alta tensione per la Moldavia, ancora minacciata dalla guerra in Ucraina. Al suo posto nominato Dorin Recean, un esperto di questioni di difesa
(Pubblicato originariamente da LcB il 13 febbraio)
In Moldavia lo scorso 10 febbraio si è dimessa la prima ministra Natalia Gavrilița dopo un anno e mezzo di mandato, portando alle dimissioni l'intero governo moldavo. La sua è stata una decisione a sorpresa. L’economista l’ha spiegata affermando che la Moldavia stava entrando in una "nuova fase in cui la priorità [era] la sicurezza".
"Nonostante le numerose crisi che il paese ha dovuto affrontare, i nostri progressi sono stati molto apprezzati dall'Unione europea. Se il governo avesse avuto lo stesso sostegno anche in Moldavia saremmo stati in grado di portare avanti le riforme più rapidamente", ha dichiarato, ricordando gli ostacoli creati dalla divisione politica del paese tra filorussi ed europeisti.
La presidente Maia Sandu ha voluto ricordare i risultati della sua protetta, che ha guidato il primo governo di maggioranza del suo Partito di Azione e Solidarietà (PAS). "Nonostante le sfide senza precedenti, il paese è stato governato in modo responsabile, con grande attenzione e impegno. Abbiamo stabilità, pace e sviluppo, laddove altri volevano la guerra e la bancarotta", ha dichiarato la presidente.
18 mesi di crisi
Fin dall'inizio del suo mandato, il governo Gavrilița ha dovuto affrontare crisi enormi per il paese, dal drammatico aumento dei prezzi del gas russo - da cui la Moldavia dipendeva totalmente - nell'ottobre 2021, all'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio 2022. In quel periodo la Moldavia, che temeva di essere anch'essa invasa dall'esercito russo, si trovò ad affrontare un enorme afflusso di rifugiati ucraini, difficile da gestire per un paese di 2,6 milioni di abitanti. La grave crisi energetica ha richiesto un riorientamento delle forniture e causato un'elevata inflazione che ha aumentato ulteriormente la precarietà della società moldava, già alle prese con grande povertà.
Per quanto riguarda le critiche ricevute, il governo Gavrilița è stato oggetto di polemiche poco dopo il suo insediamento, nell'agosto 2021, quando è emerso che l'incaricata alla carica di portavoce dell'esecutivo, Anastasia Taburceanu, era una cugina di primo grado di Maia Sandu. Poco dopo, Natalia Gavrilița è finita nuovamente sotto tiro quando Ziarul di Gardă ha rivelato che non aveva incluso nella sua dichiarazione patrimoniale la casa in cui viveva, intestata alla madre.
Per l'analista politico Nicolae Negru, le dimissioni del governo sono state in parte "determinate da calcoli politici". "La popolarità del partito è notevolmente diminuita e il fatto che le elezioni parlamentari si stiano avvicinando ha fatto sì che gli strateghi del PAS decidessero di fare qualcosa”.
Ma si inserisce anche in un contesto di sicurezza teso. La settimana scorsa i servizi segreti ucraini hanno affermato di essere entrati in possesso di un documento dell'intelligence russa che descriveva nei dettagli il piano per abbattere la democrazia in Moldavia. Il 10 febbraio, un missile russo diretto in Ucraina ha sorvolato il territorio moldavo, costringendo il governo a convocare l'ambasciatore russo a Chișinău.
Queste sono le ragioni che sembrano aver spinto Maia Sandu e il PAS al governo a cambiare rotta e a mettere a capo del nuovo governo una persona dal profilo più sicuro: Dorin Recean, consigliere della presidente per le questioni di difesa.
Chi è Dorin Recean?
Dorin Recean, 48 anni, laureato all'Accademia moldava di studi economici, è stato nominato viceministro delle Tecnologie dell'informazione e delle Comunicazioni nel 2010. Dal 2012 al 2015 è stato ministro dell'Interno in due governi guidati dai liberaldemocratici Vlad Filat e Iurie Leanca, quando Maia Sandu era ministro dell'Istruzione.
Dal 2015 Dorin Recean è assente dalla vita politica. Ha lavorato come consulente per organizzazioni e istituzioni internazionali fino al febbraio 2022, quando Maia Sandu lo ha nominato consigliere presidenziale per la difesa e la sicurezza nazionale e, allo stesso tempo, segretario del Consiglio supremo di sicurezza.
"L'economia e la sicurezza del paese hanno bisogno di un nuovo impulso", ha dichiarato il capo di Stato durante un briefing presidenziale insieme a Dorin Recean e al presidente del Parlamento Igor Grosu. Le priorità di Dorin Recean saranno "accelerare l'integrazione europea, rafforzare il settore della difesa e sviluppare le piccole e medie imprese". Ora ha due settimane per formare il suo gabinetto e sottoporlo al voto di fiducia del parlamento, che dovrebbe essere una formalità, dato che il PAS ha la maggioranza assoluta con 63 seggi su 101.
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