Sull'ultimo numero della rivista Via Libera un nostro articolo sul tema della criminalità nella ex Jugoslavia
Sull'ultimo numero della rivista Via Libera, mensile dedicato alla lotta alla mafia, è stato pubblicato un articolo dal titolo "Criminalità e stampa nella ex Jugoslavia". Nell'articolo, redatto questa estate in Montenegro da Luka Zanoni, viene descritto, in una efficace sintesi, l'ambiente criminale e malavitoso presente in Jugoslavia. Un occhio di riguardo viene prestato al noto clan di Surcin, nella Serbia settentrionale, e al famigerato e discusso uomo d'affari Stanko Subotic Cane, il cui nome comparve sulle pagine del settimanale croato Nacional in merito a presunte, ma non ancora accertate collusioni con esponenti politici del Montenegro e della Serbia. Numerose le citazioni tratte dalla stampa locale che riportano fatti e dichiarazioni degli attori principali della politica jugoslava. Occorre notare che pur essendo l'articolo in un certo senso datato, inizi di settembre, la situazione relativa alla criminalità non è per nulla cambiata, e ciò nonostante le numerose dichiarazioni di intenti degli uomini politici per un rapido cambiamento. La commissione montenegrina incaricata di esaminare le accuse di malversazione che gravano sul presidente Djukanovic, non ha prodotto granché, salvo constatare l'impossibilità di avanzare nelle ricerche. Mentre in Serbia, nonostante il grande scalpore suscitato dall'omicidio del funzionario statale di sicurezza, Momir Gavrilovic, che ha messo in luce i rapporti tra la criminalità e la politica, non sembra che riguardo a ciò si siano fatti passi avanti.
L'articolo di cui rendiamo conto è stato scritto con la collaborazione di Lino Veljak, corrispondente dalla Croazia per l'Osservatorio e da Mauro Cereghini, responsabile dell'Osservatorio sui Balcani.
Buona lettura.
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