Il Montenegro rimane scosso dall'omicidio del vice capo della polizia criminale, Slavoljub Scekic. Da molti considerato funzionario integerrimo, Scekic cercava di far luce su alcune inchieste delicate, compreso l'omicidio del direttore del quotidiano DAN, Dusko Jovanovic
Il vice capo della polizia criminale del Montenegro Slavoljub Scekic è stato ucciso il 30 agosto scorso a Podgorica, poco dopo la mezzanotte, mentre stava rientrando a casa. Secondo le testimonianze dei vicini, uno sconosciuto ha sparato contro la vittima due raffiche di fucile mitragliatore, dopo di che si è sentito il motore di un'automobile che si allontanava.
L'omicidio di Scekic è il terzo attentato contro alti funzionari di polizia del Montenegro. Nel maggio del 2000 è stato ucciso Goran Zugic, consigliere presidenziale per la sicurezza. L'anno successivo, l'8 gennaio, colpi d'arma da fuoco hanno raggiunto Darko Beli Raspopovic, capo della narcotici, in pieno giorno nel centro di Podgorica, sotto gli occhi di molti passanti. Due crimini che risultano ancora irrisolti.
Anche se i 3 omicidi di alti funzionari dello stato sono stati eseguiti con metodi simili, non sembra che i motivi degli omicidi siano gli stessi. Mentre Zugic e Raspopovic pare fossero coinvolti in controversi affari di stato, svolti durante i loro mandati negli anni '90, Scekic era considerato come un integerrimo funzionario delle forze dell'ordine. Infatti, Scekic era impegnato in inchieste delicate, come quella sull'uccisione, il 27 maggio 2004, del direttore del quotidiano di opposizione "Dan" Dusko Jovanovic, o quelle sulle uccisioni di Zugic e Raspopovic, ed era anche incaricato di fare luce su 21 casi irrisolti: uccisioni di malviventi locali avvenute negli anni '90.
Inoltre, Scekic non nascondeva al pubblico che la polizia disponeva di dati operazionali su questi crimini, ma non dispone ancora di prove materiali.
Un tipico esempio di questi crimini irrisolti è l'omicidio del direttore di "Dan" Dusko Jovanovic. Per il momento l'unico accusato è Damir Mandic, contro il quale esistono prove materiali, mentre la polizia ufficialmente dichiara che anche Vuk Vulevic e Armin Osmanagic hanno partecipato all'attentato. Per il momento, Vulevic si trova in carcere, ma in assenza delle prove per l'omicidio, è stato accusato di commercio illegale di caffè e di evasione fiscale, relative alla sua azienda "Monteplus Company". Mentre Armin Osmanagic si trova in libertà. Ad oggi, non sono ancora noti i moventi e gli eventuali mandanti dell'omicidio di Dusko Jovanovic.
Scekic indagava pure su una serie di esplosioni avvenute durante l'estate scorsa davanti all'albergo "Splendid" a Becici, sulla costa montenegrina. Secondo quanto riporta il settimanale montenegrino "Monitor" del 2 settembre scorso, questo potrebbe essere il motivo principale della sua morte. Secondo "Monitor" Scekic era riuscito a scoprire un'equipe che ricattava i nuovi proprietari dell'albergo con richieste di alcuni milioni di euro.
L'albergo Splendid è stato venduto all'azienda russo-montenegrina, Montenegro Stars Hotels Group, per 2,4 milioni di euro nel 2004. La stessa azienda ha comprato anche gli alberghi Blu star e Montenegro, che è riuscita a rinnovare e ad aprire con successo. E proprio per l'alto livello degli investimenti progettati, intorno agli 80 milioni di euro per i 3 alberghi, la Montenegro Stars era stata considerata come uno dei partner strategici del Montenegro. L'anno scorso Montenegro Stars è stato proclamato come investitore dell'anno.
Chi sono i nuovi proprietari dello Splendid? Secondo quanto riporta "Monitor" nell'edizione del 29 luglio, la quota maggioritaria delle azioni dello Splendid è detenuta da Viktor Ivanjenko, all'epoca direttore del gigante russo Yukos, oramai in rovina, per motivi legati all'evasione fiscale. Mentre i suoi soci, Hodorkovski e Lebedev, sono finiti in prigione, Ivanjenko è riuscito a continuare a lavorare.
"Monitor" aggiunge un altro controverso affare della Yukos: nella primavera del 2005 sono state arrestate alcune persone in Spagna, sospettate di aver riciclato il denaro sporco della Yukos, attraverso la costruzione di impianti turistici a Marbella. A questo proposito il settimanale montenegrino fa notare una coincidenza molto curiosa: l'azienda Unik Trade che svolge i lavori di costruzione dell'albergo Splendid ha scritto, su un cartellone davanti al cantiere, di avere di avere cantieri edili anche a Mosca, Belgrado e Marbella.
L'azionista montenegrino di minoranza della Montenegro Stars, Zarko Radulovic, non vuole fornire risposte precise sui nomi dei partner russi e alla domanda diretta se Viktor Ivanjenko fosse uno dei proprietari, con la maggioranza delle azioni dello Splendid, Radulovic ha preferito non rispondere.
Si può dire che la Montenegro Stars è un'azienda montenegrina, perché è stata registrata in Montenegro, ma la questione cruciale è a chi appartiene il denaro e chi, in effetti, è stato ricattato?
Se a causa delle esplosioni, la Montenegro Stars dovesse rinunciare ai lavori potrebbe succedere che anche altri potenziali investitori stranieri rinuncino ad investire in Montenegro. Inoltre, anche se gli investimenti stranieri sono molto importanti per lo sviluppo dell'economia montenegrina, la provenienza del denaro è cruciale, perché il denaro può influenzare anche la politica.
Fino ad ora gli alberghi montenegrini sono stati venduti ad aziende off shore e i media speculano sul fatto che, in Montenegro, anche alcuni politici locali assieme a vari partner stranieri comprerebbero aziende montenegrine nascondendosi dietro le off shore, con l'intento di riciclare il denaro sporco guadagnato col contrabbando nel periodo della guerra degli anni novanta.
Tornando all'omicidio del vice capo della polizia criminale, cosa aveva scoperto Scekic riguardo le esplosioni allo Splendid? Anche questa volta la polizia dice che dispone di "significativi" dati operazionali sull'omicidio di Slavoljub Scekic. Ma, secondo la prassi questo tipo di crimini generalmente non trova un'immediata soluzione. È forse per questo motivo che è avvenuta una controversa operazione di polizia all'interno del carcere di Spuz (Podgorica), subito dopo l'uccisione di Scekic, dove la polizia invece di perquisire le celle ha pestato i detenuti? Particolarmente presi di mira sono stati dei sospetti criminali, arrestati a suo tempo nell'ambito delle inchieste condotte da Scekic, come Damir Mandic - accusato dell'uccisione del caporedattore di "Dan", Dusko Jovanovic - ed anche altri 30 detenuti.
Il procuratore generale montenegrino Vesna Medenica ha annunciato che contro gli agenti "giustizieri" verranno presi duri provvedimenti. Ma, sembra che la fiducia dell'opinione pubblica montenegrina nei confronti della polizia sia destinata a subire un nuovo colpo.
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