Un’esperienza di volontariato nella città romena di Oradea e la scoperta dei diversi volti della Transilvania. Attraverso un’analisi storica e sociologica vengono descritti i rapporti tra l’etnia romena e le minoranze rom e ungherese. Una tesi di laurea. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

24/09/2012 -  Marisol Pezzutto

Questo lavoro, frutto dell’anno trascorso ad Oradea (Romania) in qualità di volontaria nel progetto europeo EVS, propone un’analisi della situazione attuale tra le popolazioni cittadine, specchio della composizione etnica della regione transilvana.

In Romania la minoranza ungherese rappresenta oggi il 6,6% del totale, ma nella città oggetto dell’analisi costituisce il 27,6% ed è una presenza molto attiva culturalmente e politicamente. La minoranza rom, ufficialmente il 2,5% del totale, risulta ancor meno numerosa ad Oradea (1,2% secondo i dati dell’amministrazione locale), ma la realtà fotografata dalle associazioni che operano in città per la difesa dei diritti delle minoranze è ben diversa e denuncia la situazione di emarginazione della comunità rom.

Ungheresi e rom vivono in Romania difficoltà diverse ed un differente grado di integrazione con la maggioranza romena. I primi rivendicano il riconoscimento dei diritti etnici a livello di comunità, e non solamente per gli individui, richiedendo un'autonomia nell'ambito dell'istruzione scolastica superiore e un'affermazione dell'ungherese come lingua nazionale, alla pari del romeno; gli ungheresi dimostrano un'elevata integrazione nella vita sociale ed economica a livello nazionale, partecipando ampiamente alle decisioni politiche con il partito Unione Democratica degli Ungheresi di Romania, il quale pone un importante veto informale nelle questioni minoritarie. I rom necessitano invece di maggiori strumenti per combattere l'esclusione sociale ed i comportamenti discriminatori presenti in ambiti come il lavoro, la scuola, il tempo libero: nei monitoraggi effettuati dalle organizzazioni di difesa dei diritti rom si nota la presenza di casi di segregazione abitativa e scolastica e un generale status di povertà della comunità.

Ad Oradea le due comunità esprimono le stesse necessità rilevate sul piano nazionale. I membri della minoranza rom abitano spesso in alloggi di fortuna, presenti nei quartieri cittadini periferici e nei villaggi chiamati colonie, situati ad alcuni chilometri da Oradea ma raramente forniti dei servizi pubblici essenziali. Nel contesto scolastico, la ricerca ha riscontrato casi di segregazione ancora irrisolti in tre istituti. Per quanto concerne la relazione con la città e con gli altri abitanti, in generale i rom non colgono le proposte culturali e frequentano il centro di Oradea per interazioni solo economiche, di sopravvivenza; tuttavia, negli sporadici casi in cui utilizzano gli spazi pubblici, sono vittima di comportamenti discriminatori. La partecipazione alla vita pubblica è raramente sviluppata a livello politico: nessun rappresentante della comunità è infatti presente nel consiglio locale.

I membri della minoranza ungherese mostrano invece una maggiore integrazione con la comunità romena, vivendo il centro cittadino in tutti i suoi aspetti e dichiarando quotidianamente l'appartenenza ad un centro storico che considerano parte della loro identità. La presenza di scuole miste, con classi di insegnamento in lingua romena e altre lingua ungherese, crea talvolta delle tensioni per la gestione e il rispetto dei diritti degli studenti ungheresi. La partecipazione politica è molto influente, grazie alla presenza dell'UDMR, ma le azioni dell'amministrazione non sono sufficienti secondo la comunità ungherese cittadina, che rivendica una maggiore visibilità della minoranza.


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