Abbiamo firmato una lettera rivolta alle autorità romene per richiedere trasparenza e tempestività nelle indagini sul caso della giornalista Emilia Șercan
Una lettera firmata da numerose organizzazioni attive in Europa per la libertà di stampa e la tutela dei giornalisti è stata inviata il 28 giugno alle autorità romene. La necessità di questa dichiarazione congiunta deriva dai mancati progressi nell’indagine che dovrebbe accertare le responsabilità nella pubblicazione di foto rubate a Emilia Șercan e conseguente campagna diffamatoria, un caso che abbiamo seguito fin dall’inizio.
Non si tratta solo di ritardi nelle indagini, ma anche della presunta rivelazione di informazioni chiave relative a questo caso. Una recente analisi indipendente esclude l’ipotesi che i dispositivi elettronici della giornalista fossero sottoposti a sorveglianza. Questo potrebbe indicare una possibile responsabilità da parte delle forze dell’ordine nel rilascio di tali informazioni, considerando il fatto che prima della fuga di notizie, solo la giornalista e la polizia ne erano in possesso.
In risposta a una lettera del Parlamento europeo in merito a questo caso, la Vice-Presidente della Commissione europea Věra Jourová ha dichiarato che “la Commissione esorta gli Stati membri a condurre indagini e condannare gli atti commessi contro i giornalisti sia online che offline in maniera imparziale, indipendente, efficace, trasparente e tempestiva, [...] e a ricorrere agli strumenti legislativi disponibili a livello nazionale ed europeo per assicurare la difesa dei diritti fondamentali, [...] per prevenire la diffusione di una “cultura” dell’impunità verso chi attacca i giornalisti”.
È infine necessario ricordare che la conduzione di indagini trasparenti e tempestive sul caso di Emilia Șercan è fondamentale per il miglioramento della condizione della libertà di stampa in Romania, che quest’anno è al 56° posto nell’Indice della libertà di stampa di Reporter senza frontiere, otto posizioni più in basso rispetto al 2021.