Romania, una casa ai margini
ita engValentin e Mirela sono una coppia romena di 57 e 52 anni residente a Podu Văleni, piccolo villaggio a circa 40 km da Bucarest. La loro è una di quelle vicende quasi invisibili, relegate ai margini della società. Nessuno dei due ha un impiego. Valentin lavorava come meccanico e guardiano ma dopo il secondo infarto è stato costretto a ritirarsi; Mirela soffre di problemi mentali e, come il suo compagno, di epilessia. Ricevono dallo Stato circa 1.780 Lei al mese ciascuno (circa 350 euro) con cui pagano medicine, elettricità e cibo.
Mirela e Valentin sono stati sfrattati dall’appartamento che avevano in affitto quando è stato messo in vendita, e l’attuale domicilio è fatiscente. Un bidone di plastica blu in cortile accanto a una gabbia con le galline è l’unico “bagno” di cui dispongono – una condizione di carenza igienica che la coppia condivide con altri tre milioni di romeni. Secondo i dati Eurostat più recenti, in Romania una persona su sei (15% della popolazione) vive in una casa che non è collegata alla rete idrica e fognaria. Sebbene il dato si sia quasi dimezzato rispetto al 2017, la situazione rimane allarmante. E riguarda attualmente circa otto milioni di europei.
Foto di Lola García-Ajofrín, corrispondente dalla Romania per la testata spagnola El Confidencial , nostra partner in PULSE. Leggi l’articolo.
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