Non sembrano esservi dubbi riguardo al fatto che a breve il regime di "Operazione anti-terrorismo" in Cecenia verrà concluso. Formalmente, con questo atto avrà fine la seconda guerra cecena, iniziata nel settembre 1999
Lo scorso 25 marzo, durante una conferenza stampa, il presidente ceceno Ramzan Kadyrov ha dichiarato che nell'arco di qualche giorno potrebbe essere annullato il regime di "Operazione anti-terrorismo", in vigore in questa repubblica caucasica dal 23 settembre 1999. "Abbiamo eliminato il terrorismo alla radice, sebbene vi sia un certo gruppo di banditi che girano nelle regioni confinanti la Cecenia che a volte capitano anche da noi. Ma non rappresentano alcun pericolo -ha dichiarato in questa occasione Kadyrov- noi costruiamo una nuova vita e tutto ciò che ha a che vedere con l'estremismo è cosa del passato. Il popolo si è ormai dimenticato che cosa sia il terrorismo". Secondo il presidente ceceno, nella regione non sarebbero attivi più di 70 ribelli, mentre i servizi di sicurezza russi parlano di 480 unità.
Una decisione sensata
Indipendentemente dai motivi che hanno portato a questa potenziale svolta, numerosi osservatori ritengono che nelle attuali circostanze non abbia senso mantenere il regime di "Operazione anti-terrorismo" (Kontrterrorističeskaja operacija, Kto) in Cecenia. Secondo l'osservatore militare di Nezavisimaja Gazeta Viktor Mjasnikov, "la presenza di un ampio contingente militare non aiuta in alcun modo ad eliminare le piccole formazioni illegali nascoste tra la popolazione locale o in aree montane. Di questo si occupa la polizia cecena o le forze speciali". Secondo Mjasnikov, all'interno delle forze di sicurezza vi sarebbe riluttanza ad abbandonare il regime di Kto in Cecenia; lo status di "Operazione anti-terrorismo" porta sia ai soldati che agli ufficiali delle forze di stanza in Cecenia una serie di benefici. In particolare, ai fini di anzianità e carriera, ogni giorno trascorso in Cecenia conta triplo per gli ufficiali e i soldati di stanza nella regione, e lo stipendio per i soldati semplici è più che doppio rispetto alla norma.
Julija Latynina, giornalista di Echo Moskvy ed esperta di Caucaso ritiene che il regime di Kto avrebbe dovuto essere eliminato già da qualche anno. Secondo Latynina i ribelli avrebbero effettivamente perso il sostegno popolare che avevano qualche anno fa, e nella situazione attuale Kadyrov ed i suoi uomini, per quanto utilizzino mezzi quantomeno discutibili, sono in grado di contrastare le formazioni ribelli attive nella regione in maniera più efficace rispetto alle forze federali. L'ampia presenza di militari russi in territorio ceceno urta inevitabilmente la sensibilità della popolazione locale e, secondo l'osservatrice di Echo Moskvy, porta più sostenitori alla causa dei ribelli di quanti non riesca ad eliminarne.
Motivazioni economiche
Apparentemente, la decisione di annullare il regime di Kto in Cecenia è motivata anche da questioni economiche. Il presidente del parlamento russo Boris Gryzlov ha infatti commentato: "In un periodo di crisi economica mondiale è giusto valutare la necessità di mantenere lì un contingente di queste dimensioni". Secondo un responsabile del ministero degli interni, l'annullamento del regime di Kto porterebbe al trasferimento dalla Cecenia di circa 20,000 appartenenti alle forze dell'ordine.
D'altra parte, lo stesso presidente ceceno Ramzan Kadyrov giustifica la necessità di annullare il regime di "Operazione anti-terrorismo" con il bisogno di risollevare l'economia cecena. Kadyrov sarebbe in particolare interessato ad ottenere voli internazionali diretti per l'aeroporto di Grozny, vietati fin'ora dal regime di Kto, ed avere quindi una dogana interna, senza la necessità di passare per le regioni vicine o per Mosca. Questo permetterebbe di avere una nuova fonte di introiti per il budget regionale (attraverso le tasse doganali su beni importati e grazie alla gestione diretta dei voli verso destinazioni estere), ma anche di permettere a potenziali investitori stranieri di volare direttamente in Cecenia (la leadership cecena cerca in particolare di attrarre investimenti dal Medio Oriente).
Secondo un'analisi pubblicata sul sito del presidente della repubblica cecena, per gli uomini d'affari che viaggiano frequentemente "verso la Turchia o gli Emirati Arabi scomparirebbe la necessità di andarci attraverso aeroporti situati a Nal'čik o Machačkala, riempiendo il budget delle repubbliche confinanti e le tasche dei poliziotti che controllano le strade che portano in Cecenia." Questo riguarderebbe non solo uomini d'affari e turisti, ma anche religiosi che si recano alla Mecca (quasi 3000 dalla sola Cecenia nel corso del 2008).
La repubblica di Kadyrov
Ramzan Kadyrov sta acquisendo sempre maggiore autonomia di governo in Cecenia, pur mantenendo il sostegno politico ed economico di Mosca. L'eliminazione del regime di Kto diminuirà ulteriormente il numero di forze di sicurezza non controllate dal presidente ceceno, anche se non porterà alla scomparsa totale della presenza di eserciti federali in territorio ceceno: resterebbero infatti la 46-esima brigata sotto il controllo del ministero degli Interni e la 42-esima divisione delle forze armate della Federazione Russa.
Già nell'estate del 2008, le forze armate russe avevano comunicato le proprie intenzioni di diminuire del 30 per cento il numero dei soldati appartenenti ai battaglioni "Vostok" e "Zapad", di stanza in Cecenia ed appartenenti alle forze speciali federali. Pochi mesi prima, nel mese di maggio, l'allora comandante del battaglione "Vostok" Sulim Yamadaev, rappresentante di una delle famiglie più note in Cecenia ed in forte contrasto con il presidente Kadyrov, era stato allontanato dal suo incarico e aveva abbandonato la Cecenia. Lo scorso 31 marzo, Sulim Yamadaev è stato ucciso da dei killer a Dubai.
Fine della guerra in Cecenia
Lo scorso 27 marzo, in seguito alla dichiarazione di Kadyrov, il presidente russo Medvedev ha dato incarico ad Aleksandr Bortnikov, capo del Comitato nazionale antiterrorismo, di occuparsi della questione. Pare sia quindi solo questione di tempo e modalità, ma non sembrano esservi dubbi riguardo al fatto che a breve il regime di "Operazione anti-terrorismo" in Cecenia verrà concluso.
Formalmente, con questo atto avrà fine la seconda guerra cecena, iniziata poco meno di dieci anni fa, nel settembre 1999, come "Operazione anti-terrorismo".
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