Continua la "bonifica" del Danubio dalle macerie causate dai bombardamenti NATO. Ed intanto un'università di Belgrado analizzerà il livello di inquinamento delle sue acque.
La Commissione sul Danubio ha deciso che la rimozione delle rovine del ponte Zezelj a Novi Sad dal fondale del Danubio sarà affidata ad un consorzio di imprese provenienti dal Belgio, dall'Olanda e dalla Federazione Jugoslava.
La Commissione sul Danubio è un'organizzazione internazionale, creata dalla Convenzione di Belgrado del 1948, nelle cui competenze rientra la garanzia della libera navigazione sul Danubio. In seguito ai bombardamenti NATO sulla Federazione Jugoslava, la Commissione ha approntato un progetto per liberare il fiume dalle macerie. Il costo di quest'ultimo si aggira attorno ai 26 milioni di EURO. L'85% dei fondi verranno resi disponibili dall' Unione europea. Per contratto, le tre ditte vincitrici dell'appalto, dovranno terminare i lavori entro i prossimi sei mesi ( Danas, 05.02.02).
Intanto la Balkan Environmental Association ha reso noto che l'autunno prossimo, dal 5 al 10 ottobre, si terrà nella capitale della Federazione Jugoslava, la quinta "Conferenza Internazionale sulla Protezione dell'Ambiente". E' prevista la presenza di circa 500 partecipanti che si confronteranno su tematiche ambientali allo slogan "L'inquinamento non ha confini". Naturalmente lo stato delle acque del Danubio sarà uno degli aspetti presi in considerazione. Uno degli enti coinvolti nell'organizzazione dell'iniziativa, l'università privata Megatrend di Belgrado, sta implementando a tale proposito un progetto di ricerca sul livello di inquinamento della parte bassa del fiume Danubio ed effettuerà anche analisi sulla qualità dell'aria in cinque città dei Balcani (agenzia di stampa BETA, 18.02.02).
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