ipocrisia
Durante la guerra, da Kragujevac non giunse la solidarietà degli operai del settore armiero della “Zastava” per gli ex fratelli bosniaci, croati, sloveni, kosovari; neanche una traccia di pietà per i civili uccisi, le città distrutte. A Kragujevac pochi protestavano contro la guerra; non si stupivano per lo spargimento del sangue di innocenti, per il terrore, per i crimini."
Le frasi sopracitate sono tutte false. Sono la prova di una scarsa conoscenza di Kragujevac, e la sua opposizione contro Milosevic e contro la guerra. Forse si può discutere sul motivo di questo movimento: probabilmente era la transizione da una forte città industriale nella “valle della fame” (con tutte le altre fabbriche praticamente chiuse negli anni novanta), o meglio probabilmente era la fame anziché pacifismo ideologico. Comunque, negare completamente questa opposizione è falso e arrogante nei confronti di tante persone (Cole Kovačević, Vidosav Stevanović, i giornalisti di Svetlost... per nominare alcuni). Kragujevac era cruciale nel 1996 quando sono venute 20.000 persone nel raduno della coalizione Zajedno (contro soltanto 5.000 persone a Belgrado), e quando sono riusciti a difendere la TV comunale scontrandosi con la polizia.
Per quanto riguarda l’industria militare a Kragujevac, anche quella lavorava meglio fino a 1991, e non ha avuto nessuna fortuna con la guerra e le sanzioni economiche. L’ex YU aveva un export delle armi tra 5 e 7 miliardi di dollari annui, e la fabbrica oggi non è ancora tornata al livello d’esportazione del 1991. Evidentemente, le fabbriche delle armi non ci danno nessun fastidio finche i loro prodotti cadono lontano sulle teste africane o arabe. Che ipocrisia!
Btw, si potrebbe rigirare la domanda: durante i bombardamenti di Kragujevac nel 1999 quale "solidarietà degli operai" e quale "traccia di pietà per i civili uccisi, le città distrutte" è venuta da Sarajevo? Quanti "protestavano contro la guerra" e quanti "si stupivano per lo spargimento del sangue di innocenti, per il terrore, per i crimini"? Che ipocrisia davvero!
Le frasi sopracitate sono tutte false. Sono la prova di una scarsa conoscenza di Kragujevac, e la sua opposizione contro Milosevic e contro la guerra. Forse si può discutere sul motivo di questo movimento: probabilmente era la transizione da una forte città industriale nella “valle della fame” (con tutte le altre fabbriche praticamente chiuse negli anni novanta), o meglio probabilmente era la fame anziché pacifismo ideologico. Comunque, negare completamente questa opposizione è falso e arrogante nei confronti di tante persone (Cole Kovačević, Vidosav Stevanović, i giornalisti di Svetlost... per nominare alcuni). Kragujevac era cruciale nel 1996 quando sono venute 20.000 persone nel raduno della coalizione Zajedno (contro soltanto 5.000 persone a Belgrado), e quando sono riusciti a difendere la TV comunale scontrandosi con la polizia.
Per quanto riguarda l’industria militare a Kragujevac, anche quella lavorava meglio fino a 1991, e non ha avuto nessuna fortuna con la guerra e le sanzioni economiche. L’ex YU aveva un export delle armi tra 5 e 7 miliardi di dollari annui, e la fabbrica oggi non è ancora tornata al livello d’esportazione del 1991. Evidentemente, le fabbriche delle armi non ci danno nessun fastidio finche i loro prodotti cadono lontano sulle teste africane o arabe. Che ipocrisia!
Btw, si potrebbe rigirare la domanda: durante i bombardamenti di Kragujevac nel 1999 quale "solidarietà degli operai" e quale "traccia di pietà per i civili uccisi, le città distrutte" è venuta da Sarajevo? Quanti "protestavano contro la guerra" e quanti "si stupivano per lo spargimento del sangue di innocenti, per il terrore, per i crimini"? Che ipocrisia davvero!