Pacifista, attivista sui diritti umani. Dopo una lunga malattia è morta Biljana Kovačević-Vučo, tra chi si è strenuamente battuto contro le derive degli anni '90 nell'ex Jugoslavia
Biljana Kovačević-Vučo, presidente del Lawyer’s Committee for Human Rights – YUCOM , è venuta a mancare, ieri a Belgrado.
Kovačević-Vučo era un'attivista per i diritti umani molto conosciuta, fondatrice, nel marzo del 1999, dell'ONG Yugoslav Action e del sindacato indipendente Nezavisnost.
Era anche membro del Gruppo di lavoro sul futuro dell'ex Jugoslavia, fondato a Bratislava nel luglio del 1999 e promosso dall'EastWest Institute di New York.
Durante la sua lunga militanza nei movimenti per la pace e la difesa dei diritti umani Kovačević-Vučo ha inoltre fondato il Human Rights Council del Center for Antiwar Action di Belgrado e la linea SOS, per le vittime di discriminazioni politiche, etniche e sui posti di lavoro.
Era inoltre tra le fondatrici e segretaria generale – tra il 1994 e il 1997 - dell'ufficio per consulenza legale dell'Helsinki Committee for Human Rights, presidente, nel 1997, del Democracy Transition Center e fondatrice e presidente, a partire dal 1997, di YUCOM.
Nella sua lunga carriera da avvocato ha lavorato, dal 1978 sino al 1988, al Tribunale commerciale di Belgrado e dal 1988 al 1996 nei dipartimenti penali e civili della Corte suprema serba.
Kovačević-Vučo ha difeso il giornalista Željko Bodrožić nell'unico caso in cui lo stato serbo ha perso una causa di fronte al Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani. Kovačević-Vučo era uno dei membri del gruppo di esperti ed avvocati di YUCOM che hanno vinto due casi davanti alla Corte europea sui diritti umani.
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