x Alex e Jasmina
Alex, il tuo discorso avrebbe senso solo se tutto dipendesse dalla Serbia, Ma siccome "it takes two to tango", se la Serbia decide di non entrare in questa UE, ma adottare solo quelle leggi che le portano vantaggi (d'accordissimo, ci sono tante leggi stupide in questa UE, come quella di un WC per 10 impiegati - allora una ditta con 11 impiegati dovrebbe costruire un cesso supplementare, pena multe salatissime), anche l'UE può benissimo decidere come rapportarsi a questa Serbia, soprattutto se questa dovesse diventare una sorta di Cavallo di Troia altrui, magari adottando qualche politica che spingerebbe le proprie aziende a delocalizzare altrove, con condizioni migliori. In tutte le equazioni la variabile geopolitica è quella determinante, e pochi sono in grado di costruire equazioni ignorando tale variabile. Si è detto lo stesso della Romania, ricca di petrolio, acque, legname, energia e autosufficiente, si diceva lo stesso dell'Albania, e dei suoi porti da convertire in zone franche (per le merci cinesi), del Montenegro, della stessa Croazia ecc. ecc. Ma le idee sono una cosa, le potenzialità e le capacità di metterle in atto, respingendo le pressioni esterne, un'altra. Non sarà mica un caso che solo Svizzera e Norvegia, le uniche in grado di ignorare la variabile, sono riusciti a restare fuori dell'UE, mentre paesi come la Svezia (maggior contributore UE pro capite) e la Finlandia non sono resistiti alla tentazione? Per questo motivo i russi hanno sostenuto esplicitamente