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Il motivo non è così etico come sembra

Caro Ivano, il professore, indubiamente bravo, segue la dottrina politica impostata dalle forye occupanti della NATO che dal principio hanno fatto l'accostamento Serbia - Germania nazzista. Il paragone ci sta, ma ci sta in tutte le ex repubbliche come non ci sta affatto per nessuna in quanto completamente diverso il fenom eno. Semplificare troppo le cose e trovare obligatoriamente una analogia nella WWII può servire ai vincitori non certamente alla giustizia. Fa certamente comodo alle altre ex Repubbliche lasciare che sia la sola Serbia ad autodenunciarsi senza che loro facessero il minimo sforzo per fare altrettanto. Tanto, non gli lo chiede nessuno. Perchè farlo allora? La risoluzione per noi va benissimo, è un atto cattartico indispensabile. Ma va anche detto che il proff. Dimitrijević fa parte dell'ellite nongovernativa serba finanziata dagli USA e non solo, che ha due compiti principali: 1) far accettare alla Serbia lo scippo del Kosovo con meno problemi 2) far entrare la Serbia nella NATO e di fatto rubarle la sovranità con le buone quando non lo poteva con le cattive.
Infatti, nell'incontro organizzato dall'ambasciata USA e dal CEAS (Center for Euroatlantic studies) il 12 febbraio del 2010 a Belgrado, c'era anche il proff. Dimitrijevic che faceva il lobbing perchè la Serbia entri in questa organizzazione militare criminale ed assassina. Colpevolizzando solo la Serbia, per certi versi le si impone il senso di colpa assoluto e quindi la giusta punizione sia per la perdita del territorio che l'entrata nel club degli sudditi della NATO. E questo non va bene perchè non è giusto.
Quindi, va bene tenendo conto chi è Dimitrijević e cosa realmente è il suo scopo.
Certo che le risoluzioni devono essere due: se gli altri non viogliono occuparci delle nostre vittime e di una giustizia verso di loro, noi dobbiamo.