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per caro professore

“... a la Germania ci sono voluti più di 20 anni per disfarsi delle rimanenze del nazismo…“ dice il professore. Non so dove vive il professor V. Dimitrijevic, ma ho capito che la sua certezza di quello che attesta e la ottica di analisi siano molto ristretti.Questo paragone non centra proprio nulla con la Serbia o meglio detto con la ex Jugoslavia. La Germania ha effettuato la aggressione verso gli altri stati e la ex Jugoslavia cercava di difendere lo stato (ancora esisteva la Jugoslavia). Non si po identificare in nessun modo la Serbia con la Germania nazista. Dal altra parte, non si tratta di quello di constatare che ce del nazionalismo in Serbia, ma si tratta di ben altro. La domanda è, ci sono ancora i nazionalismi nei balcani? Il bravo professore forse dovrebbe considerare che il processo di sgretolamento della ex Jugoslavia ha cominciato proprio per esistenza di vari nazionalismi… quello sloveno, croato, bosgnacco, serbo, montenegrino, macedone e anche albanese, intrecciato con nazionalismo culturale – religioso, cattolico, ortodosso e musulmano. In poche parole, non si può e non si deve negare crimine di Srebrenica, ma nello stesso modo e nello stesso tempo, non si possono negare altrettanto sanguinosi e feroci crimini perpetrati da tutti contro tutti in tutta la area dei Balcani. Non possiamo dire che le vittime degli altri valgono di meno di quelle musulmane. Ripeto di nuovo la storia sarà più giusta (più vicina a quello che è successo veramente), se un giorno tutte le componenti della ex Jugoslavia riuscissero a scriverla insieme e senza vittimismi, demagogie e i fini politici ad uso del momento.