Si è tenuta dal 21 al 26 novembre scorsi la 39sima edizione del Salone del Libro di Lubiana, quest'anno dedicata a Karel Destovnik - Kajuh. Unico letterato dichiarato eroe nazionale, Kajuh fu ucciso durante la Seconda guerra mondiale a soli 22 anni, ed è una figura simbolo del movimento partigiano sloveno
Si è appena chiusa l’edizione numero trentanove del Salone del Libro di Lubiana , quest’anno dedicata a Karel Destovnik - Kajuh, scrittore e partigiano, nel centenario appena trascorso della sua nascita, e alla sua città natale, Šoštanj, nel nord della Slovenia.
Kajuh, unico letterato dichiarato eroe nazionale, ucciso durante la Seconda guerra mondiale a soli 22 anni, è considerato non solo un grande poeta ma anche una figura simbolo del movimento partigiano sloveno. La sua figura ci accompagna nella visita al Salone di quest’anno, un’edizione particolare, in quanto la Slovenia, con i suoi autori e la sua produzione editoriale, è appena stata paese focus al Salone del Libro di Francoforte, il principale appuntamento internazionale nel settore editoriale.
È stata un’edizione particolare anche perché, dopo molte edizioni tenutesi allo Cankarjev Dom, quest’anno la rassegna è ritornata nuovamente negli spazi fieristici più grandi del Gospodarsko Rastavisče, una scelta che testimonia un sempre maggior numero di realtà editoriali presenti, con un altrettanto elevato numero di eventi collaterali, quest’anno ben 266, tra presentazioni di libri e incontri con gli autori.
La Serbia è stato il paese scelto come focus per un’analisi sulla produzione editoriale attuale, in particolare sul mercato delle traduzioni tra Slovenia e Serbia. Il Salone del Libro infatti, principale appuntamento editoriale in Slovenia, da sempre si presenta come occasione di promozione e confronto a tutti i livelli: dagli incontri tecnici per gli addetti ai lavori, con le analisi dei dati sulla lettura, i trend di vendita, le problematiche dei diritti d’autore, alle presentazioni per le scuole, agli incontri con gli scrittori, alle tante promozioni di novità e di riscoperte editoriali.
Passeggiando nei padiglioni, si incontrano gli stand delle grandi case editrici, come Mladinska Knjiga, con i suoi quasi settanta anni di pubblicazioni, così come quelli delle realtà editoriali più piccole, fino ad arrivare agli stand di singoli autori che si autoproducono diventando editori di sé stessi.
Tra i tantissimi titoli, troviamo le novità di autori tradotti anche in Italia, come Sebastijan Pregelj e Ales Šteger, l’ultimo libro di un giallista di grande successo come Tadej Golob e proposte insolite, come il libro di Dejan Kobal, poeta e performer, che raccoglie alcune poesie che si è fatto tatuare sul corpo.
Di piacevole impatto lo stand verde dedicato a Kajuh e alla sua città natale Šoštanj, con piccoli volumi rilegati in verde dedicati alle sue poesie e alla sua città.
Sempre vivo l’interesse per i fumetti, tra cui troviamo le traduzioni di grandi classici come Corto Maltese e Asterix.
Notevole la partecipazione del pubblico; è da vedere se questo interesse si concretizzerà anche in un aumento delle vendite dei libri, in un paese considerato tradizionalmente forte dal punto di vista della lettura.
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