La locandina

Due film sloveni, il nuovo film di Damjan Kozole e una coproduzione con la regia dell'inglese Mike Figgis, e un esordio bosniaco. È questa la rappresentanza balcanica al 58° Festival internazionale di Locarno che si svolgerà nella cittadina della Svizzera italiana dal 3 al 13 agosto

21/07/2005 -  Nicola Falcinella

La manifestazione elvetica in passato ha contribuito a lanciare internazionalmente registi e attori dei Paesi dell'ex Jugoslavia: l'ultimo "Gori vatra" di Pjer Zalica che nel 2003 ottenne il Pardo d'argento e inaugurò un fortunato cammino prima nei festival e poi nelle sale di tutt'Europa.

Quest'anno la presenza è abbastanza limitata. Nel "Concorso video" ci sono "Coma" di Mike Figgis con Coma Group, coproduzione slovena con Gran Bretagna, Francia, Spagna, e il documentario bosniaco "Ljubav na granici - Amanti sul confine" di Miroslav Mandic.

Incluso nella sezione "Cineasti del presente" è "Delo osvobaja - Labour Equals Freedom" di Damjan Kozole (del quale in queste settimane è in corso una personale a Chicago). "Una tragi-commedia nella quale la disperazione si interseca con l'humor, e nella quale l'ottimismo alla fine sconfigge il pessimismo e gli oscuri sentimenti della disperazione" lo definisce Damjan Kozole. Un film che affronta l'ingresso della Slovenia nell'Unione Europea. Il protagonista, Peter, perde il lavoro e per questo si trova alle prese con parecchi problemi. La pellicola parla delle paure che si nascono in ciascuno, la paura di perdere la sicurezza finanziaria e sociale, la paura di perdere i propri cari. All'inizio il personaggio principale si arrende ai problemi sempre più gravi da affrontare, ma poi trova la strada per risolverli.

Aleksandra Balmazovic (già in "Sivi camion cervene boje" del serbo Srdjan Koljevic) è la protagonista con Aljosa Kovacic (avevano lavorato insieme in "Reservni Deli" di Kozole) di "Coma". Un film sperimentale nato da un workshop tenuto da Figgis ("Via da Las Vegas", "Time Code") con registi e attori di tutta Europa. Tra i partecipanti anche Hanna Slak, Martin Jelovsek e il serbo Jovan Arsenic.

Infine un documentario sull'amore dopo le guerre firmato da Miroslav Mandic, 50 anni, già assistente di Kusturica in "Underground" e "Papà è in viaggio d'affari", scrittore, sceneggiatore, professore (anche alla Famu di Praga), attore e fotografo. "Ljubav na granici" è un documentario sulle storie d'amore tra persone appartenenti a Paesi diversi dell'ex Jugoslavia. Persone di Sarajevo, Dubrovnik, Mostar e del Montenegro che si spostano per frequentarsi tra la disapprovazione di familiari e amici.

Il giovane rumeno Cornelui Porumbumboiu sarà invece ospite di un atelier riservato a 6 talenti emergenti, mentre il cortometraggio "Prima di colazione" (1995) del suo connazionale Cristi Puiu (che al recente Festival di Cannes ha vinto la sezione "Un certain regard" con il bellissimo "La morte del signor Lazarescu") è tra gli eventi speciali della sezione "Pardi di domani". Il Festival di Locarno presenterà poi 16 film nel concorso internazionale (tra i quali "La guerra di Mario" di Antonio Captano con Valeria Golino), una retrospettiva su Orson Welles e omaggi a Wim Wenders, Abbas Kiarostami, Terry Gilliam, John Malkovich e Vittorio Storaro.


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