In una lettera congiunta, 55 organizzazioni internazionali e locali per la libertà di stampa e i diritti umani esortano la Commissione europea a chiedere il ritiro totale della legge sugli “agenti di influenza” in Turchia.
La coalizione di organizzazioni ha espresso profonda preoccupazione per la proposta di legge sugli “agenti di influenza” , presentata al Parlamento turco a novembre e che dovrebbe essere reintrodotta entro la fine dell'anno. La nuova legge rappresenta una minaccia significativa alle libertà fondamentali, tra cui la libertà di espressione e di associazione, la libertà di stampa e il diritto del pubblico all'informazione.
Il disegno di legge introduce un nuovo reato intitolato “commettere un crimine contro la sicurezza o gli interessi politici dello Stato” e stabilisce che gli individui che commettono crimini in linea con gli interessi di uno Stato straniero o di un'organizzazione straniera, oppure sotto la direzione di questi, e che sono contrari alla sicurezza e agli interessi politici dello Stato turco, dovranno affrontare pene detentive aumentate da tre a sette anni.
Tuttavia, il linguaggio vago del disegno di legge e la mancanza di una chiara definizione dei suoi termini, insieme alla mancanza di indipendenza del sistema giudiziario della Turchia, consentirà ai tribunali di trattare i soggetti critici del governo come spie.
Nella lettera, le organizzazioni hanno chiesto all'UE di dimostrare concretamente il proprio impegno nei confronti dei principi democratici e dei diritti umani, all'interno dei propri confini e a livello globale.
Il testo completo della lettera (Inglese)