Erol Önderoğlu, rappresentante di RSF Turchia, e l'attivista per i diritti umani Şebnem Korur Fincancı sono stati rilasciati. Rimane in carcere il giornalista Ahmet Nesin. I tre, in attesa di giudizio, erano stati arrestati in via preventiva lo scorso 20 giugno, con le accuse di "propaganda a favore di organizzazione terroristica"
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Erol Önderoğlu, rappresentante di Reporter senza frontiere in Turchia, e la attivista per i diritti umani Şebnem Korur Fincancı sono stati rilasciati per ordine di un giudice della 13ma Corte penale di Istanbul. Rimane in carcere il giornalista Ahmet Nesin.
Lo scorso 20 giugno, con le accuse di "propaganda a favore di organizzazione terroristica", "sovversione" e "istigazione a delinquere" per il supporto manifestato nei confronti del quotidiano filo-curdo Ozgur Gundem.
Erol Önderoğlu, Şebnem Korur Fincancı e Ahmet Nesin, insieme ad altri 44 giornalisti, 37 dei quali attualmente indagati, avevano espresso la propria solidarietà nei confronti del quotidiano partecipando all'iniziativa "direttore per un giorno", prestandosi a dirigere la redazione del giornale per 24 ore a titolo simbolico.
Come riporta il sito internet dell'agenzia indipendente di Istanbul Bianet , il giudice - pur accettando le obiezioni mosse dai legali alla liceità dell'arresto - ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio. A rilanciare la notizia anche la Federazione europea dei giornalisti, che precisa in un tweet che Erol Önderoğlu e Şebnem Korur Fincancı sono stati scarcerati ma restano in attesa di processo, e la sezione Europa orientale e Asia centrale di Reporter senza frontiere che, sempre via Twitter , chiede di far cadere le accuse a carico degli imputati.
Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto