"Paprike" ovunque. Rosse, splendenti, aromatiche. Appese ad asciugare in lunghe collane sulle pareti esterne delle case, affastellate negli spazi nascosti dei cortili, mosse appena dal vento ancora caldo che, da sud, accarezza la valle ondulata della Morava. Tutta la regione di Leskovac, in Serbia meridionale, è famosa per la qualità e l'abbondanza dei suoi peperoni, dolci o piccanti. Tra settembre e ottobre, stagione della raccolta, il villaggio di Dolna Lokošnica, diventa però il vero regno della "paprika": utilizzata per ripieni di carne, riso e formaggio (sir) oppure tritata per dare vita ad una spezia odorosa e penetrante. "Senza paprika", dicono i suoi abitanti, "a Dolna Lokošnica non c'è vita".
Più di 50mila persone hanno partecipato ieri ad Atene alla manifestazione di protesta contro il nuovo pacchetto di austerità che l'esecutivo greco sembra intenzionato a varare.
L'incendio era durato tre giorni, dal 25 al 28 agosto del '92. La ricostruzione dura da vent'anni, tanto che i più scettici erano già pronti a scommettere che non sarebbe mai finita. Qualche giorno fa, invece, i cittadini di Sarajevo hanno ritrovato l'incanto della Vijećnica, la Biblioteca, uno dei più importanti simboli della capitale bosniaca.
Štefan Füle ce l'ha quasi fatta. Nell'incontro trilaterale Eu–Croazia–Bosnia Erzegovina dell'altro ieri a Bruxelles, il Commissario all'allargamento ha messo d'accordo i ministri degli Esteri di Croazia e di Bosnia Erzegovina, Vesna Pušic e Zlatko Lagumdžija, su gran parte delle questioni in gioco.
Salvo Cannizzo, ex-sergente dell'Esercito italiano, è morto l'altro ieri all'età di 36 anni per un tumore contratto nel 2006. Secondo le denunce che fece negli ultimi mesi, la causa della malattia era l'esposizione alle radiazioni e alle nanoparticelle delle bombe all'uranio impoverito (DU) usate dalla Nato in Kosovo nel 1999.
La guerra in Bosnia Erzegovina è iniziata per un "piano di destabilizzazione" ordito dall'Arabia Saudita e da Al Qaeda, in combutta con la Nato, gli Stati Uniti e l'Unione Europea. Durante la guerra i cittadini di Sarajevo non sono stati bombardati dall'esercito di Mladić, ma si sono bombardati da soli. Srebrenica, infine, non è mai esistita (gli omicidi di massa perpetrati nel luglio del '95 dall'esercito e dalla polizia serbo-bosniaca sono un'invenzione).
Sobe/Stanze è il titolo del festival internazionale di street art ospitato dalla cittadina croata di Vodnjan (Dignano) nel mese di agosto. Per il secondo anno consecutivo il comune della città ha messo a disposizione di alcuni artisti i muri di luoghi dismessi dietro cui si aprono stanze o spazi da rioccupare e valorizzare.