Non è detto siano quelli che sono girati di più e ripresi da più media nazionali o internazionali. Ma sono gli articoli di OBC più cliccati nel 2012.

Al primo posto troviamo l'articolo di Azra Nuhefendić “Quell'aprile a Sarajevo”, un lucido e intenso ricordo dell’inizio dell’assedio di Sarajevo, gli amici che diventano nemici e gli amici che abbandonano la città. L’incredulità di fronte al tragico accadere della guerra.

Al secondo posto un articolo del 2007, “Disseminazioni artistiche a Istanbul”, di Fabio Salomoni. Un approfondimento sulla decima edizione della Biennale di Istanbul, con il suo carattere marcatamente orientale è l'edizione più politica mai vista sino ad allora.

Al terzo posto “Racconti da un orfanotrofio in Russia”, di Tamara Shanaeva. Nonostante i fondi stanziati dal governo a favore dei nuovi genitori, il numero di bambini abbandonati e costretti a crescere in orfanotrofio in Ossezia del nord è in aumento. La nostra corrispondente a Vladikavkaz ha raccolto le storie di alcuni di loro.

Al quarto e quinto posto due articoli molto “caldi” dal punto di vista politico. L'articolo “Tomislav Nikolić non parla croato” del nostro corrispondente dalla Croazia Drago Hedl, pubblicato alla vigilia dell'inaugurazione ufficiale del mandato del neo-eletto presidente della Serbia e “Kosovo, pensieri ovvi sulla nota margine” dove Andrea Lorenzo Capussela commenta un accordo tra Belgrado e Pristina del 24 febbraio scorso. A seguito di quest'ultimo il Kosovo potrà essere rappresentato nei summit regionali e potrà siglare accordi commerciali con paesi terzi. Ad una condizione però: il nome dovrà essere seguito da un asterisco che rimanda ad una nota a piè pagina.