Dopo mille anni, il patriarca di Costantinopoli all'intronazione di Francesco I
19 marzo 2013
Non era mai accaduto dal “grande scisma” tra le chiese d'Occidente e d'Oriente, avvenuto nel lontano 1054 d.C. Stamattina, alla cerimonia di intronazione di papa Francesco I attualmente in corso in Vaticano, tra gli ospiti arrivati da tutto il pianeta siederà anche Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli.
La presenza di Bartolomeo I, “primo fra pari” nell'ecumene ortodossa, definita “un passo storico” dallo stesso Patriarcato, segna un clima di rinnovato dialogo tra le chiese ortodosse e quella cattolica, già emerso sia con precedenti visite del patriarca a Roma, che con la recente visita di papa Benedetto XVI in Turchia.
“E' un gesto estremamente importante”, ha dichiarato il francescano James Puglisi, direttore del centro ecumenico romano Pro Unione, “perché mostra la volontà da parte ortodossa di proseguire nel confronto e di sanare le spaccature che ci hanno diviso per secoli”.
A confermare il messaggio di apertura, ad accompagnare Bartolomeo I sarà Ioannis Zizioulas, metropolita di Pergamo e co-presidente della commissione di dialogo cattolico-ortodossa.
Anche da parte delle chiese d'Oriente c'è molta aspettativa nei confronti del nuovo pontefice. Per 14 anni Jorge Bergoglio è stato infatti a capo della commissione della chiesa argentina sui cattolici di rito orientale (uniati), che pur riconoscendo il primato della chiesa di Roma, seguono i riti della chiesa ortodossa, incluso il matrimonio per i gradi più bassi del clero.
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