Europeana: la grande storia delle piccole memorie
10 dicembre 2014
Si è svolta la scorsa settimana al Parlamento europeo a Bruxelles una commemorazione unica di due eventi che hanno plasmato l’Europa contemporanea: il centenario della Grande Guerra e il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino.
I parlamentari europei sono stati invitati a portare oggetti e memorie di storie familiari, vecchi diari, fotografie, lettere e ricordi che verranno digitalizzati e condivisi in due progetti tematici lanciati da Europeana , l’immensa biblioteca virtuale voluta nel 2008 dalla Commissione europea che conta oggi oltre 30 milioni di voci tra documenti, testi, immagini, mappe e registrazioni. Tutto digitalizzato, archiviato, fruibile e accessibile virtualmente visitando il sito Europeana.eu .
Da anni Europeana lavora con i cittadini di tutta Europa per una comprensione della storia oltre i confini nazionali e da una prospettiva unica, esplorando l’affascinante rapporto tra personali storie spesso non dette e la storia ufficiale, e amalgamando le risorse di archivi e biblioteche con memorie e memorabilia del quotidiano.
Come sottolinea Jill Cousins , direttore esecutivo della Fondazione Europeana, i due progetti tematici lanciati da Europeana quest'anno, Europeana 1914-18 e Europeana 1989 "legano la storia degli stati europei con le memorie personali e mostrano il potere di un'Europa connessa attraverso le istituzioni culturali e il patrimonio condiviso".
E' invece lo storico Peter Englund , autore di importanti ricerche sulla Prima guerra mondiale a ricordare il fascino dell'altro lato della storia: “Questo progetto importante e immaginifico racconta l’altro lato della storia, dal punto di vista del giovane soldato partito in cerca di avventura, o della famiglia devastata dalla notizia di quel figlio che non sarebbe più tornato. Non importa da quale parte si trovassero, perché l'intensità emotiva di queste esperienze umane è la stessa", riflette Englund.
Nel mese di dicembre il giro d'Europa di Europeana continuerà in Croazia (Fiume, Dubrovnik) e Serbia (Belgrado, Novi Sad, e Čačak), alla ricerca di piccole e grandi memorie, tesori nascosti che, come si legge sul portale di Europeana, non aspettano altro che essere svelati.
Il "collection day" di Bruxelles può essere ripercorso sui social network usando l'hashtag #ShapingEurope.