I paesi europei dove il coronavirus mette più sotto pressione gli ospedali

11 marzo 2020

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Secondo i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD), gli ospedali tedeschi sono quelli più preparati ad accogliere un gran numero di pazienti nel caso in cui dilagasse il contagio da coronavirus SARS-CoV-2. 

Nel grafico seguente sono evidenziati i quattro paesi europei attualmente più interessati dal fenomeno. Su tutti l’Italia, con oltre 10 mila casi confermati, seguita da Francia, Germania e Spagna, dove si sono superati i mille casi e i numeri continuano a crescere. 

La Germania dispone di circa 6 letti per mille abitanti (i dati sono aggiornati al 2017), più o meno il doppio della Francia. Ancora sotto ci sono l’Italia (2,6) e la Spagna (2,4). Questi dati si riferiscono però ai letti disponibili per tutti i tipi di cura, escluse quelle psichiatriche. Da non confondere quindi con i posti letto di terapia intensiva, che si rendono necessari nei casi più gravi di sindrome da coronavirus (COVID-19). 

Secondo uno studio del 2012 , la Germania resta comunque il paese più coperto anche da quest’ultimo punto di vista, con ben 29,2 posti in terapia intensiva o subintensiva per centomila abitanti (molti paesi non rendono disponibili i dati per i soli letti in terapia intensiva). Molto indietro gli altri tre stati considerati: Italia (12,5), Francia (11,6) e Spagna (9,7), a fronte di una media UE  di 14,3 letti ogni centomila abitanti. Abbiamo raccolto in questo documento  i dati del paper, assieme ai dati più recenti che siamo riusciti a trovare sui posti letto di terapia intensiva in Europa – che sembrano confermare l’eccezionalità del sistema sanitario tedesco rispetto a quello degli altri maggiori paesi. 

Se siete a conoscenza di dati più aggiornati potete aiutarci a completare la tabella, modificandola direttamente e inserendo il link alla fonte dei dati.

Questo articolo è pubblicato in associazione con lo European Data Journalism Network  ed è rilasciato con una licenza CC BY-SA 4.0