I piranha dell'Evros
1 agosto 2012
Un pescatore ha lanciato la sua lenza dentro l'Evros, il fiume che segna il confine turco-ellenico, e ne ha tratto un piranha.
La notizia è stata riportata dal quotidiano turco Hurriyet Daily News. Ha certo dell'incredibile, eppure la foto del temibile e vorace pesce è lì a testimoniare un nuovo pericolo in questo fiume già tragicamente famoso.
L'Evros costituisce per 120 chilometri il confine naturale tra Turchia e Grecia, ma è anche confine esterno dell'Unione europea e punto d’ingresso privilegiato per i migranti che tentano di raggiungere l’Europa. L'attraversamento del fiume Evros è un pericolo mortale per i migranti e richiedenti asilo politico che inseguono il sogno di una nuova vita in Europa.
A rappresentare il rischi maggiori per chi tenta la traversata non sono però i piranha ma le acque tumultuose del fiume da attraversare cercando di non affogare e di evitare le termo-camere di controllo delle pattuglie di Frontex, l'agenzia costituita dall’Europa per controllare i confini dell’Unione.
Secondo i dati Frontex nel 2011 almeno 55mila persone hanno varcato qui il confine turco-greco.
Intanto il quotidiano Athens News annuncia che i tempi di consegna del tratto di recinzione lungo il fiume Evros voluto dal governo greco per fermare il flusso di migranti (soprattutto afghani e nord-africani) in arrivo dalla Turchia, non saranno rispettati e l'opera sarà consegnata non prima di ottobre. Petros Dagres, responsabile della ditta costruttrice Dagres Ate ha dichiarato che il ritardo è dovuto alle condizioni climatiche avverse dell'inverno scorso ma anche a ritardi nella messa a punto del posizionamento della recinzione.
La recinzione sarà lunga 12 chilometri e alta 5 metri, costerà 3,2 milioni di euro e comprenderà anche un fossato.
LINK: Hurriyet Daily News , Athens News