Trivellazioni nell'Adriatico: la parodia di un dibattito pubblico

27 gennaio 2015

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I progetti di trivellazione dell'Adriatico sono stati formalmente aperti a dibattito pubblico da parte del governo croato. Ma un vero dibattito è possibile?

Oggi è avvenuta la presentazione pubblica – presso l'Hotel International a Zagabria - dello Studio strategico di impatto ambientale relativo al Piano e programma quadro di ricerca e sfruttamento degli idrocarburi nell'Adriatico. Rappresentanti del ministero dell'Economia e dell'agenzia incaricata dello studio si sono resi disponibili a rispondere a eventuali domande del pubblico.

Dal 16 di gennaio al prossimo 16 febbraio inoltre il Programma quadro può essere esaminato presso gli spazi dell'Agenzia per gli idrocarburi. Eventuali annotazioni e obiezioni potranno essere riportate su un documento che verrà poi inviato al ministero dell'Economia.

Ma è possibile - si chiede il portale di informazione H-Alter- un vero dibattito dato che i responsabili del progetto si sono sino ad ora rifiutati di rispondere a chi si preoccupa per i rischi di impatto ambientale, semplicemente ribadendo che rischi non ve ne sarebbero?

Inoltre il dibattito è stato aperto quando il governo aveva già tracciato i limiti entro i quali le concessioni dovevano avvenire e individuato i concessionari per le trivellazioni (di conseguenza la possibilità di non effettuare alcuna perforazione è scartata fin da subito).

Intanto alcune organizzazioni ambientaliste italiane hanno sottolineato come in alcune zone individuate per le concessioni si troverebbero ancora un numero rilevante di ordigni inesplosi della Seconda guerra mondiale.

“Rischi di maree nere, impatto disastroso sul turismo – uno dei pochi settori trainanti dell'economia croata -, pericoli per la fauna sottomarina. “In nome dello sviluppo e del progresso – sottolinea H-Alter - il governo rischia di fare un tragico errore”.

Link: H-Alter, Le Courrier des Balkans