Un aggiornamento sulla cosiddetta rotta balcanica, direttrice di transito di migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Cosa è cambiato dopo l'introduzione delle misure di contenimento della pandemia da coronavirus e quanti sono ancora i migranti bloccati nei vari centri di accoglienza nei Balcani
Deportazioni verso Vučjak o verso i boschi al confine, quasi a voler invitare i migranti ad andarsene. Ma allo stesso tempo a chi è registrato e vive nei campi, viene impedita la libera circolazione. Un resoconto di Silvia Maraone, project manager di IPSIA, in questi giorni in missione di monitoraggio tra Bihać e Velika Kladuša
Sono sempre di più i migranti che nel loro viaggio verso l'Europa occidentale passano dalla Bosnia Erzegovina, ancora impreparata a gestire una possibile emergenza
Madina è una bimba afgana, morta sotto a un treno al confine tra Serbia e Croazia dopo che la polizia croata l'aveva respinta indietro con la sua famiglia. Un commento di chi quella bambina l'ha conosciuta di persona
Attraversando la rotta balcanica, la sensazione è che la questione dei migranti sia sempre più relegata alle regioni più marginali dell'Europa. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il viaggio realizzato da rappresentanti di Ipsia e Caritas Ambrosiana lungo la rotta balcanica che migliaia di profughi percorrono, dalla Turchia alla Slovenia, alla ricerca di salvezza in nord Europa