300 persone hanno percorso a ritroso la Marcia della Morte, intrapresa nel 1995 dagli uomini di Srebrenica per sfuggire alle forze serbo bosniache. Bosniaci e stranieri, hanno attraversato a piedi la "densa nube di dolore che avvolge la regione" per ricordare le vittime. Il racconto di una partecipante
Le alluvioni hanno lasciato un bilancio di morte e devastazione. "Aiuto", titola la stampa rumena. Polemiche per il taglio delle foreste, l'abusivismo edilizio e una mancata politica di prevenzione dei disastri. Il quadro della situazione e le contee più colpite nel resoconto della nostra corrispondente
Successo pieno per la quinta edizione del festival di Novi Sad, il più importante evento musicale estivo nell'Europa dell'Est, luogo anche di incontro e produzione culturale. Garbage, Fat Boy Slim e i White Stripes hanno infiammato il pubblico. Controversie sul silenzio per le vittime di Srebrenica
Jovan Arsenić, classe 1974, è uno dei registi esordienti più promettenti della Serbia degli ultimi anni. Il suo saggio finale alla scuola del cinema di Colonia parla del ritorno a casa di un soldato, dopo 5 anni di guerre nei Balcani. Nostra intervista
I militanti del Partito Democratico hanno festeggiato per tutta la notte di lunedì una vittoria che sembra certa. L'ex presidente Sali Berisha, cacciato dopo le sollevazioni del 1997, torna dunque al centro della scena politica. L'intervista, nella serata di lunedì, di Le Courrier des Balkans
Vincitori e vinti nelle recenti elezioni albanesi. Le conseguenze in campo internazionale, e per l'Italia, del ritorno di Berisha. Le elezioni sono trascorse senza incidenti, ma secondo l'intellettuale Lubonja l'Albania resta un Paese non democratico. In Parlamento la più bassa percentuale di donne d'Europa
A Strasburgo un dibattito in plenaria e una mostra fotografica hanno ricordato il decimo anniversario del massacro di Srebrenica. La richiesta di giustizia per i crimini commessi e le prospettive per la regione balcanica al centro del dibattito degli europarlamentari. Il resoconto della nostra inviata
Un'analisi delle relazioni tra i due vicini alla luce dell'affermazione degli ultranazionalisti di Attack nelle recenti elezioni in Bulgaria. La preoccupazione nella stampa turca è mitigata dal buon risultato del partito turcofono Hoh e da un generale clima positivo tra Ankara e Sofia
In Albania ormai nessuno sembra avere dubbi sulla vittoria di Berisha, ma servono le percentuali della Commissione elettorale per sapere se il leader del Partito democratico riuscirà a diventare premier. Per l'Osce: standard parzialmente soddisfatti
Record assoluto per la data belgradese della storica rock band. Tra i 200.000 spettatori sventola il tricolore della ex Jugoslavia e ci si lascia andare ai ricordi di un tempo passato, ma per gli scettici si tratta solo di un grande inganno mediatico e di un eccesso jugonostalgico
Domenica l'Albania, sotto lo sguardo di UE ed USA, va al voto. Con probabilità sarà la fine del duopolio che ha caratterizzato questi ultimi anni: socialisti da una parte e Partito democratico dall'altra. Il terzo in comodo? L'ex premier Meta
Tanya Mangalakova ha sentito Edward Fergusson, a capo del consorzio per la costruzione di un oleodotto che dovrebbe collegare Bourgas, sul Mar Nero a Vlora in Albania. Secondo quest'ultimo non vi sono rischi ambientali legati agli oleodotti, il problema vero sarebbero piuttosto ONG e partiti ambientalisti
Autobus impossibili da prendere, fermate del metro inaccessibili, uffici pubblici che sono una giungla di barriere architettoniche. La vita Bucarest è impossibile per i disabili. E non va certo meglio nel resto del Paese
Non si placano le tensioni tra Pristina e Skopje sulla demarcazioni del confine che separa la Provincia amministrata dall'ONU e la Macedonia. Le autorità kosovare non riconoscono un accordo in merito sottoscritto nel 2001 dalle autorità macedoni con Belgrado. L'UNMIK sembra voler tentare di raggiungere, al più presto, perlomeno un accordo informale
Il partito socialista vince ma è lontano dalla maggioranza necessaria per formare un governo. Dovrebbe ottenere l'appoggio del partito dell'ex re Simeone che nega però ogni tentazione di ritornare al governo. In Bulgaria non ha vinto nessuno, tranne gli ultranazionalisti di Attack
Da qualche tempo a questa parte l'Albania è stata teatro di uno scontro aperto tra l'ala moderata e quella radicale delle componenti dell'Islam locale. I media lo hanno definito a più riprese uno scontro tra vecchi e giovani musulmani
Dogan Tilic, direttore responsabile di "Birgun", nonché Presidente dell'Associazione Giornalisti Progressisti (CGD) e docente universitario, racconta la nascita, le difficoltà e il coraggio del quotidiano indipendente, oltre ad offrire un quadro della situazione dei media in Turchia
Domani la Bulgaria si recherà alle urne. Probabile una vittoria del Partito socialista che però dovrà poi, per governare, trovarsi dei partner di coalizione. Intanto monta l'onda di Attack, movimento nazionalista che raccoglie i consensi dei delusi, dei perdenti, di chi è uscito "massacrato" da questi 15 anni di transizione
Un'Europa non più in grado di dare risposte, proporre visioni sul futuro. Ed i Paesi dell'est Europa che rischiano la disillusione e pericolose derive. In Slovenia messa in dubbio l'autonomia della magistratura, sotto pressione le minoranze, limitate le capacità di critica del mondo dell'informazione
A Pristina il 13 e 14 giugno nell'ambito di una serie di conferenze sul futuro del Kosovo, numerosi membri della società civile e dell'opposizione serba hanno dialogato coi rappresentanti kosovari. Breve cronaca degli interventi