Una delegazione di tecnici bosniaci si è recata di recente nei luoghi del recente terremoto dell'Aquila, nell'ambito di un progetto di cooperazione sulla gestione coordinata della attività di protezione civile
Fonte: Socialnet Onlus - Arezzo
Il progetto "Pet Roboris - gestione coordinata delle attività di Protezione Civile nella bassa valle dello Spreca e nell'area di Srebrenica" è il progetto presentato nel novembre del 2008 nel corso del convegno internazionale che, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, si è tenuto ad Arezzo. Il progetto Pet-Roboris ha l'obiettivo di definire un sistema di protezione civile che si rivolge a standard europei sui principi di previsione, prevenzione, gestione e superamento dell'emergenza attraverso il pieno coinvolgimento della popolazione dei Comuni della Federazione di Bosnia-Erzegovina e della Repubblica Srpska di Bosnia, di tutti i settori e gli enti coinvolti nella gestione delle emergenze al fine di attivare un percorso condiviso ed una specifica formazione. Quest'iniziativa, intrapresa da Franco Bettoli, responsabile della comunità Emmaus di Laterina (Arezzo) scomparso prematuramente l'anno scorso, sostenuta dal Presidente Vincenzo Ceccarelli della Provincia di Arezzo e cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri italiano, ha fatto tappa pochi giorni fa di nuovo in Abruzzo.
Tra il 22 e il 25 maggio scorsi, cinque tecnici dei comuni di Lukavac, Gracanica, Doboj istok, Doboj e Petrovo si sono recati nei luoghi del recente e catastrofico terremoto dell'Aquila. La missione in Abruzzo, promossa dalla Provincia di Arezzo, è stata accolta con entusiasmo dai sindaci bosniaci che avevano inviato le proprie condoglianze al Governo Italiano e si erano resi disponibili per l'invio di aiuti materiali e di personale. Un esempio di costruzione di un'Europa solidale non solo a parole ma con progettualità che rispondono ai bisogni dei cittadini europei - interviene Dzenana Sabic dell'associazione bosniaca Forum Internazionale della Solidarietà, partner del progetto. I tecnici insieme ad alcuni volontari dell'associazione bosniaca Forum Internazionale della Solidarietà sono stati accompagnati dal geom. Paolo Emilio Cherubini che da tempo collabora con le istituzioni bosniache per la costituzione di un sistema europeo di protezione civile in Bosnia.
La delegazione è stata ospite dei "campi tecnici" allestiti dalle Provincie di Arezzo, Siena e Massa Carrara. Durante la missione il gruppo ha lavorato per la redazione delle schede di accertamento circa l'agibilità degli edifici nel comune di Prata d'Ansidonia; è stata poi visitata la "zona rossa" dove si trovano le case maggiormente colpite dal sisma. Non solo, nei quattro giorni di permanenza la delegazione bosniaca ha assistito alla verifica tecnica subacquea effettuata dallo stesso Cherubini in zona Capestrano, visitato il comando DICOMAC di Coppito e fatto un sopralluogo alle rovine dell'Aquila. Al termine della missione i tecnici hanno mostrato un forte apprezzamento per l'organizzazione dei servizi di cui le Provincie di Arezzo, Siena e Massa Carrara hanno assunto la responsabilità, e ribadito ancora una volta la disponibilità a prestare aiuto alla popolazione abruzzese.