Nella notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre è scattata l'emergenza alluvioni nel nord dell'Albania. L'Ong italiana Ipsia, presente da anni in Albania con progetti di cooperazione internazionale in diversi settori, ha avviato una campagna di raccolta fondi a sostegno della popolazione sfollata
Fonte: Ipsia - Istituto Pace Sviluppo e Innovazione
Nella notte tra il 30 novembre ed il 1° dicembre è scattata nuovamente l’emergenza alluvioni nel Nord dell’Albania, già colpita nel gennaio del 2010. Dalle testimonianze degli operatori di Acli - Ipsia a Scutari si apprende che la situazione è decisamente più grave di quella passata: “Sono stati allagati 6 quartieri della città di Scutari; più di 2.500 case sono completamente sotto l'acqua e ci sono 12.000 persone evacuate; 14.000 ettari di terreno sono allagati. Nei piani superiori degli edifici sono rimaste delle persone bloccate, che ancora non sono state evacuate. In alcune zone come Shiroka (sul lago) l'acqua arriva a 2 metri”.
Inoltre, dalle agenzie di stampa giungono notizie di un rischio esondazione dei bacini idroelettrici che hanno già raggiunto i massimi livelli. Attualmente le persone sfollate sono state accolte presso convitti o in zone a riparo dall’acqua. Si sta provvedendo alla distribuzione di vestiti e coperte, ma c’è bisogno anche di garantire condizioni igieniche adeguate e pasti per gli sfollati.
Ipsia, Ong delle Acli, ha iniziato le attività in Albania nel 1999 con l’assistenza ai profughi kosovari entrati nel paese e successivamente con l’intervento di volontariato internazionale estivo “Terre e Libertà”. Nel 2003 sono riprese le attività in collaborazione con le Acli Lombardia, in progetti dedicati all'inserimento sociale delle donne in stato di povertà della regione di Scutari, progetto tuttora corso.
Ad oggi Ipsia è impegnata anche con due progetti cofinanziati dal ministero Affari Esteri, uno sulla valorizzazione dei migranti rientrati, in partnership con Caritas Italiana e l’altro sul supporto a consorzi di filiera del vino, in partnership con LVIA – Associazione Internazionale Volontari Laici.
Continua inoltre l’impegno dell’Ong Ipsia insieme alle Acli per il supporto ai migranti, con la gestione di due sportelli di Patronato, a Scutari e a Tirana.
Nell’alluvione del gennaio 2010 Ipsia aveva già dato il proprio contributo, collaborando alla distribuzione di pasti caldi nei campi degli sfollati Rom, anche grazie a 3 volontari in Servizio Civile. Ora Ipsia ha bisogno di ulteriore sostegno per affrontare l'emergenza di questi giorni. E' aperta la raccolta fondi per affrontare le conseguenze dell'alluvione in Albania, che Ispia, Acli Lombardia e Associazione albanese Illyricum utilizzeranno a beneficio della popolazione sfollata.
A partire dal 15 dicembre sul sito IPSIA sarà possibile monitorare l’ammontare della somma raccolta, che verrà aggiornata costantemente.
Per versare un contributo:
IBAN: IT68 D050 1803 2000 0000 0101 434
BANCA POPOLARE ETICA FILIALE DI ROMA
Intestato a IPSIA
Causale : “alluvione Albania”
Per ulteriori informazioni:
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