Conclusa la fase di approvazione dei progetti candidati alla prima call del Programma di Cooperazione Trasfrontaliera Grecia-Italia 2007-2013. Su 241 progetti ne sono stati approvati 53 e quelli presentati da soggetti del territorio pugliese verranno finanziati per un totale di circa 31 milioni di euro. Il Programma, che era stato approvato nel 2008, ha rischiato di naufragare anche per le difficoltà economiche che hanno colpito la Grecia
Fonte: Regione Puglia
Ben 53 progetti, su 241 candidati, saranno finanziati dalla prima Call del Programma di Cooperazione Trasfrontaliera Grecia-Italia 2007-2013: 15 sull'Asse Competitività e Innovazione, 11 sull'Asse Trasporti e 27 sull'Asse Turismo e Cultura. La fase di approvazione si è conclusa lo scorso 16 luglio a Corfù, nel corso della riunione del Comitato di sorveglianza del Programma, presieduto da Bernardo Notarangelo, direttore Area Organizzazione e riforma dell’amministrazione della Regione Puglia, che ha guidato la delegazione pugliese.
Presenti all'incontro, atteso da quasi due anni, oltre all'autorità di gestione greca, i rappresentanti della Commissione europea, dei ministeri greci ed italiani e dei territori delle regioni coinvolte dal Programma: la Puglia, le Isole Ionie, l'Epiro, la Grecia Occidentale. “I beneficiari pugliesi potranno utilizzare circa 31 milioni di euro completando le attività progettuali previste nei prossimi due anni – commenta entusiasta Silvia Godelli, assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo – Per il nostro territorio, così come per quello greco, si aprono nuovi scenari per rafforzare la competitività e la coesione territoriale, sociale e culturale. Strategico sarà sviluppare reti sostenibili e sostenere la protezione dell’ambiente”.
Il Programma Grecia-Italia 2007-2013, finanziato nell’ambito dell’Obiettivo Cooperazione Territoriale della Politica di Coesione, ha rischiato di naufragare anche per le difficoltà economiche che hanno colpito la Grecia ma sembra, al momento, aver superato le diverse criticità grazie alla tenace volontà dei territori coinvolti.
Problematiche diverse hanno solo ora consentito al Comitato di sorveglianza di riunirsi e sbloccare le risorse, avviando così le attività. Infatti, nei prossimi mesi saranno individuate le tematiche di rilevanza strategica che vedranno i partenariati istituzionali dei due paesi impegnati sul campo, per realizzare progetti comuni e valorizzare le potenzialità di entrambe le sponde della frontiera marittima.