Proseguono le attività del progetto diretto da Cooperazione Italiana in Bosnia Erzegovina dedicato al settore agricolo. Una delegazione di 26 esperti locali hanno partecipato a giornate studio a Bologna e Udine
Fonte: Cooperazione Italiana in Bosnia Erzegovina
Nell'ambito del progetto a gestione diretta "Azioni pilota per lo sviluppo rurale integrato e la rivitalizzazione del territorio in Bosnia Erzegovina" finanziato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, dal 14 al 18 ottobre scorsi una delegazione di 26 esperti (impiegati presso il MoFTER, i Ministeri dell'Agricoltura, delle Risorse Idriche e delle Foreste della Federazione della Bosnia -Erzegovina e della Republika Srpska, alcuni Ministeri dell'Agricoltura cantonali, i Dipartimenti Economici delle Municipalità di Bratunac e di Srebrenica e le facoltà di Agraria di Banja Luka, Mostar e Sarajevo) ha partecipato ad una study-visit a Bologna e a Udine.
Il viaggio rientra nell'attività di formazione a supporto delle istituzioni centrali e periferiche della Bosnia Erzegovina, pensata in cinque moduli formativi tenuti da esperti della Regione Emilia Romagna e della Direzione Generale Agricoltura a Sarajevo, Banja Luka e Srebrenica. Obiettivo dei seminari è rendere sensibili i quadri dirigenziali e tecnici sui temi dello sviluppo rurale e della pianificazione territoriale, rendere sostenibili le azioni poste in essere e sostenere l'integrazione della Bosnia Erzegovina nell'Ue in relazione all'armonizzazione delle politiche agricole, forestali e della tutela dell'ambiente.
Nello specifico, la visita della delegazione in Italia ha avuto lo scopo di stimolare le relazioni partenariali fra le amministrazioni della BiH, la regione Emilia Romagna e varie associazioni di produttori italiani, affinché potessero condividere know how ed esperienze sulle tematiche del progetto.
Nel primo giorno della study-visit, la delegazione, dopo essere stata accolta presso gli uffici della regione Emilia Romagna Direzione Generale Agricoltura, ha visitato il comune di Ostellato in provincia di Ferrara, una delle zone riqualificate anche grazie ai progetti europei che hanno sostenuto il Gruppo di Azione Locale DELTA 2000, con cui la delegazione ha avuto modo di confrontarsi. Questo è stato un esempio di come si possono valorizzare in modo integrato le risorse e le attività economiche presenti sul territorio al fine di strutturare un insieme integrato di risorse naturalistiche, ambientali, sociali, economiche e culturali per definire un prodotto globale di qualità.
Durante la seconda giornata, riprendendo la tematica della commercializzazione dei prodotti tipici, affrontata durante il secondo modulo della formazione, la delegazione ha visitato un caseificio modenese dove hanno pututo seguire dal vivo le fasi di trasformazione del Parmigiano Reggiano, e successivamente l'impianto in cui viene porzionato e confezionato il prodotto.
Sabato 17 ottobre, la delegazione si è recata poi in visita a "GOOD - La fiera della qualità a tavola" a Udine - II salone dei prodotti e dei servizi della filiera agroalimentare ed enogastronomica dell'Alpe Adria. La visita alla fiera ha dato l'occasione di vedere come si possono promuovere e commercializzare i prodotti e i piatti tipici del territorio e la possibilità di avviare nuovi rapporti con aziende, cooperative e associazioni italiane per eventuali collaborazioni future.