Rientrata dal Kosovo la Carovana 2011 promossa dall'associazione 'Tenda per la pace e i diritti' che quest'anno ha visto la partecipazione di 50 persone. Lungo il viaggio, che ha toccato diverse città della Bosnia Erzegovina e del Kosovo, si sono tenuti molti incontri di confronto con singole personalità e associazioni che lavorano ogni giorno per favorire la convivenza e la riconciliazione tra le diverse comunità
Fonte: Tenda per la pace e i diritti
Dopo nove giorni in terra balcanica la Carovana 2011 “In Europa oltre i nuovi muri”, promossa dall'associazione “Tenda per la pace e i diritti” è rientrata in Italia. Il viaggio, sostenuto anche da contributi della Provincia di Gorizia, del Comune di Staranzano e dalla Banca di Credito Cooperativo di Staranzano, ha impegnato cinquanta persone nei giorni tra il 23 e il 31 luglio e si è snodato sulle strade di Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Kosovo, per oltre 2.400 km.
La Tenda per la pace e i diritti ormai da diversi anni promuove viaggi di conoscenza nell'area dell'ex Jugoslavia, finalizzati alla scoperta dei luoghi e delle persone che hanno vissuto in prima linea gli anni delle guerre che hanno portato alla disgregazione della Jugoslavia di Tito negli anni '90, muovendosi con un pullman e dormendo e mangiando quasi ovunque in case private, con le famiglie ospitanti.
“In Europa oltre i nuovi muri” è un progetto con l'obiettivo di abbattere quella diffidenza e quei pregiudizi che spesso ci vengono trasmessi verso un mondo che, seppur vicino, per molti aspetti sembra ancora molto lontano. Le tappe principali quest'anno sono state: Počitelj-Mostar-Dubrovnik-Podgorica-Pec/Pejë-Mitrovica-Sarajevo-Banja Luka-Prijedor-Bihać. Tra gli incontri più significativi quelli in Kosovo, a Pejë, con “Rugova Experience”, associazione per il turismo responsabile, con il Centro giovanile promosso dal Tavolo Trentino con il Kosovo, con il Centro contro la violenza sulle donne; oppure quelli in Bosnia-Erzegovina con “Duga”, l'associazione di donne vittime della guerra o anziane sole con sede a Banja Luka, con “Promotur” -associazione per il turismo responsabile- e l'Agenzia per la Democrazia Locale a Prijedor.
La Carovana ha anche incontrato le tensioni che hanno colpito il Kosovo proprio in quei giorni, la cui indipendenza non è stata ancora riconosciuta dalla Serbia, attraversando con i partner dell'AFPK (Associazione per la Pace in Kosovo) il ponte che divide nord e sud- Mitrovica, presidiato dai soldati sloveni della Kfor. Proprio nelle tappe di Pec-Pejë e Mitrovica al gruppo si sono aggiunti due giornalisti fiorentini che hanno condiviso con i carovanieri parte del percorso per testimoniare questa forte esperienza.
Nel corso del viaggio ci sono stati numerosi momenti di confronto con importanti personalità che hanno avuto un ruolo chiave nel testimoniare la guerra, il dopoguerra e che lavorano ogni giorno per favorire la convivenza e la riconciliazione tra le diverse comunità. Tra questi Kanita Fočak, che ha vissuto l'assedio di Sarajevo e ha collaborato alla resistenza culturale della città, Radmila Karlaš giornalista e scrittrice che ha raccontato sui principali media internazionali i drammatici anni della guerra ed ha appena pubblicato due libri sulle radici del male e sull'inaccettabilità della pulizia etnica perpetrata in Bosnia-Erzegovina. Inoltre, una forte emozione si è diffusa tra i carovanieri per la coincidenza nell'arrivo a Sarajevo il 29 luglio, del ritorno a casa del generale Jovan Divjiak, finalmente liberato dalle autorità austriache proprio nello stesso giorno.
Alla Carovana ha anche partecipato Melita Richter, sociologa e professoressa universitaria impegnata attivamente nel dibattito internazionale sulla questione balcanica, sull'integrazione europea e sulla posizione della donna nella società contemporanea, che ha contribuito ad arricchire il viaggio di informazioni e continui spunti culturali.
La Carovana 2011 ha anche contribuito alla ricostituzione delle biblioteche della Bosnia-Erzegovina, portando alle autorità bosniache oltre 600 volumi, alcuni molto preziosi, donati dalla signora Gordana Bregant di Nova Gorica tramite la Provincia di Gorizia. L'attività 2011 della Tenda non finisce qui. Conclusa la Carovana, partiranno altre due iniziative: i Campi di Tuzla e Mostar (Bosnia Erzegovina).