3 dicembre 2009

Si è giunti ad una tappa importante del progetto 'Sapori d'Erzegovina' con la costituzione, nei giorni scorsi, dell'Associazione 'Assapora l'Erzegovina'. Un network della società civile bosniaca nel settore dello sviluppo rurale

Fonte: UCODEP

Lo scorso primo dicembre si è tenuta l'assemblea di ri-costituzione dell'Associazione "Assapora l'Erzegovina" ("Okusi Hercegovinu"), che ha dato il via alla formalizzazione di un network della società civile in Erzegovina rilevante in termini di rappresentatività, competenze e servizi nel settore dello sviluppo rurale. Dal 1° dicembre dunque 13 associazioni del territorio - tra le quali associazioni e cooperative di produttori agricoli, associazioni di imprenditori, ONG impegnate nello sviluppo rurale e del turismo, aziende della struttura ricettiva turistica e dell'artigianato locale e 7 persone fisiche in rappresentanza di tutte le aree, le comunità (e le religioni) dell'Erzegovina - hanno dato vita ad un'associazione. L'Associazione intende registrarsi a livello dello stato della Bosnia Erzegovina e si propone come principale obiettivo quello di lavorare per un'Erzegovina che si presenti a se stessa e all'esterno con un'immagine unitaria, integrata da un punto di vista socio-economico, attraverso la valorizzazione delle risorse naturali, agroalimentari, artigianali e culturali comuni, così come delle specificità e delle identità di ciascun territorio. La nuova associazione avrà sede nel centro storico di Mostar in via Stari Most 1, edificio che ospiterà a partire dal mese di febbraio 2009 anche il Centro Servizi per la Promozione dei Prodotti e del Territorio e il negozio/info point per i prodotti tipici dell'Erzegovina.

Il processo, avviato nel 2005 attraverso il progetto finanziato dalla Regione Toscana, aveva visto la nascita nel 2007 dell'omonima associazione formata da 8 giovani appartenenti alle diverse aree dell'Erzegovina e registrata a livello del Cantone Erzegovina Neretva. Tale associazione ha collaborato con l'Organizzazione Non Governativa Ucodep ed altri soggetti alla realizzazione di molte attività in materia di valorizzazione delle produzioni tipiche, di promozione del territorio e sostegno allo sviluppo turistico nelle aree rurali. Verificato che l'impatto delle proprie azioni fosse per alcuni aspetti limitato e sentita l'esigenza di creare maggiori sinergie tra i soggetti privati del territorio operativi nel settore dello sviluppo rurale, a partire dalla fine del 2008 - grazie anche al supporto offerto dal progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano, dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Arezzo - l'associazione ha avviato un'attività di sensibilizzazione e concertazione che ha generato l'allargamento e la trasformazione della base associativa e la costituzione di un network ampio della società civile, che si propone di realizzare iniziative e servizi concreti per il territorio, i produttori ed i consumatori della Bosnia Erzegovina e per i turisti stranieri.

Uno dei principali obiettivi è anche quello di fare sentire la propria voce nei confronti delle autorità pubbliche e politiche: si propone cioè come un soggetto che funzioni da rappresentante e strumento operativo della cittadinanza attiva e che si interfacci con i decision makers a livello dello stato, delle entità, dei cantoni e delle municipalità per l'adozione di normative, strategie e strumenti finanziari adeguati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e allo sviluppo armonioso, sostenibile delle aree rurali.

Impegni e sfide rilevanti aspettano questo gruppo di soggetti, il quale, per raggiungere i propri obiettivi, dovrà cercare di dimostrare in breve tempo le proprie capacità operative, di allargare ulteriormente la propria base associativa e di attivare alleanze con altri soggetti della BiH ed internazionali, di rafforzare quindi la propria rappresentatività e credibilità.

Sebbene riferito ad un settore specifico quale quello agricolo - rurale, questa esperienza può rappresentare per l'Erzegovina un importante tentativo di costruzione e ricostruzione di un tessuto sociale unitario, in un contesto socio-politico ancora complesso e in assenza di norme e strategie unitarie a livello paese, la stagnazione economica, politica e sociale, rischia di fare aumentare progressivamente il numero dei poveri, soprattutto nelle aree rurali.

Il rafforzamento di questo network, così come di altre espressioni della società civile, deve essere uno degli obiettivi del lavoro di tutti i soggetti della comunità internazionale e locale che nel prossimo futuro intendono lavorare per lo sviluppo sostenibile di quest'area dei Balcani, consapevoli che il network stesso possa anche essere per loro un utile ed efficiente partner e strumento per la realizzazione di progetti ed attività concrete nel settore dello sviluppo rurale.