Il sottosegretario agli Esteri aveva annunciato, durante il Forum 2008 degli Stati Generali, la possibilità di un incremento straordinario delle risorse per la cooperazione. L'emendamento è però stato bocciato
Fonte: Il Velino
La commissione Bilancio di Montecitorio ha giudicato inammissibile per mancanza di copertura l'emendamento, presentato da Antonio Milo del Movimento per l'Autonomia, che puntava all'incremento dei fondi da assegnare al ministero degli Esteri per il triennio 2009-2011 per le politiche di Cooperazione allo sviluppo. Questa norma emendativa introduceva un aumento dell'accise sul tabacco che avrebbe garantito un incremento di 200 milioni di euro annui nel triennio in favore delle politiche di Aiuto allo sviluppo della Farnesina presenti nella Tabella C della legge Finanziaria.
L'emendamento era stato preannunciato dal sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti, durante il suo intervento al Forum 2008 degli Stati generali della cooperazione a Roma. In quell'occasione il sottosegretario si era augurato che il dibattito parlamentare entrasse "nel merito positivamente". L'eventuale approvazione di questo emendamento era stata definita da Scotti come "di compromesso" per "tappare una falla".
Attualmente per la Cooperazione allo sviluppo la Finanziaria prevede 321,8 milioni di euro, pari ad un taglio del 56 per cento rispetto a quanto previsto per il 2009 nella precedente legge di bilancio (732,846 milioni). Con l'inammissibilità dell'emendamento Milo i fondi destinati alla legge 49/87 rappresenterebbero lo 0,09 per cento del rapporto Aps/Pil.
Attualmente è presente in commissione Bilancio della Camera un emendamento del Partito democratico, a firma Alessando Maran e Piero Fassino, che prevede un taglio trasversale alle risorse assegnate dalla legge Finanziaria al ministero degli Esteri. Un taglio che assegnerebbe nuovi fondi per 300 milioni di euro alla Cooperazione allo sviluppo, andando però a scalfire risorse di capitoli di spesa.