Il ministero degli Affari Esteri ha approvato le nuove linee guida per la cooperazione allo sviluppo nel prossimo triennio. In generale, si seguirà la via della maggior efficacia degli aiuti e del lavoro di sistema attraverso il 'Tavolo interistituzionale per la cooperazione allo sviluppo', coordinato dalla Farnesina e con la partecipazione di tutti gli attori, pubblici e privati, dell’aiuto italiano
Fonte: Il Velino cooperazione
Il comitato Direzionale per la cooperazione allo sviluppo, nel suo ultimo incontro del 2010, ha approvato le nuove Linee guida per il triennio 2011-2013. “Il criterio con cui abbiamo preparato e presentato il documento – ha sottolineato la ministra Elisabetta Belloni, direttrice generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina - è quello della maggiore razionalizzazione e concentrazione degli interventi, in conformità con i principi guida Ocse-Dac, per ottenere massima efficacia”. Speciale attenzione continuerà a essere data all’attuazione delle azioni previste dal "Piano programmatico per l'efficacia degli aiuti" e in particolare nel proseguire l’impegno della Dgcs per una crescente adesione italiana ai principi e criteri internazionali della “aid effectiveness”, anche oltre le azioni e scadenze contemplate dal Piano, all’impatto della cooperazione e del complesso delle fonti di finanziamento dello sviluppo (development effectiveness), in un’ottica di sistema.
Questa azione di “Sistema” continuerà a svilupparsi, in particolare, attraverso il "Tavolo interistituzionale per la cooperazione allo sviluppo" coordinato dal ministero Affari Esteri, istituito dalla Farnesina e dal ministero dell'Economia e delle Finanze, con tutti gli attori, pubblici e privati, dell’aiuto italiano. Tematica centrale sarà la ricerca delle complementarietà e delle sinergie, soprattutto derivanti da forme di collaborazione pubblico – privato.
In questo contesto, si continuerà a sviluppare l'approccio definito "Smile" (Systemic multistakeholder italian leveraging aid), verificando la possibilità di applicarlo a un numero crescente di paesi, inizialmente con progetti pilota per metterne sempre meglio a fuoco la metodologia. Le nuove Linee guida hanno anche ribadito che si lavorerà in base al principio dell'ownership democratica dei paesi beneficiari e dell'utilizzo sempre più esteso dei sistemi locali (country systems) per l’attuazione dei programmi di cooperazione. Questi, per la loro organicità e più sicura coerenza con le strategie di lotta alla povertà dei paesi partner, continueranno ad essere preferiti rispetto all’approccio per progetti, che presenta rischi di frammentazione e dispersione, oltre che di minor allineamento con le priorità dei paesi beneficiari. Il documento, inoltre, conferma l’impegno del nostro paese a sostegno dei Paesi in via di sviluppo (Pvs), nonostante i tagli della Finanziaria ai fondi della Dgcs.
Alla luce di ciò, le attività verranno concentrate maggiormente su un numero ristretto di paesi prioritari, e sono state accorpate in un’unica categoria le due categorie di paesi prioritari (1 e 2). Per i paesi non inseriti nella lista, verranno completate le attività già decise o già in corso di svolgimento, ma non ne cominceranno di nuove. Infine, la rete delle Unità tecniche locali (Utl) sarà rivista, anche per l’esigenza di un suo ridimensionamento dovuto alla riduzione dei fondi di funzionamento.
Il Direzionale è stato anche l’occasione con cui l’Italia ha ribadito il suo sostegno all'Iraq. Il Comitato, infatti, ha approvato il finanziamento per il primo semestre del 2011 dell’Unità di sostegno alla ricostruzione (Usr) di Nassiriyah, nella provincia meridionale del Dhi Qar. Si tratta dell’unica struttura non statunitense ancora operativa nel paese mediorientale e concluderà il suo lavoro, come annunciato da Washington, alla fine del primo semestre dell’anno prossimo quando chiuderanno tutti i Provincial reconstruction team (Prt) americani. Sempre per il Medio Oriente, il Direzionale ha approvato un progetto in Libano e un altro in Siria, dove inoltre prenderà il via un programma di formazione dei medici dell'ospedale pediatrico di Damasco. Il Direzionale ha anche approvato il finanziamento di circa un milione e 500 mila euro per un programma triennale di cooperazione triangolare tra Italia, Brasile e Bolivia ed è stata aumentata la quota di aiuto all'Afghanistan e al Pakistan.
Infine, è stato dato l’ok all’allocazione delle risorse per la cooperazione multilaterale, che rispetto allo scorso anno saranno drasticamente ridotte. “I principi utilizzati per l’assegnazione – ha concluso il ministro Belloni – sono la conformità al mandato delle agenzie e le priorità identificate nelle nostre Linee guida.”