Contribuire alla modenizzazione e democratizzazione delle istituzioni parlamentari dei paesi del sud-est Europa, è l'obiettivo del progetto di cooperazione dell'IPALMO, avviato con fondi Legge 84/01
Fonte: IPALMO
Lo scorso 24 gennaio il presidente del Consiglio del Montenegro, Ranko Krivokapić ha incontrato i rappresentanti dell'italiano IPALMO, istituto di ricerca e studi di politica ed economia internazionale, cooperazione economica e culturale, processi di integrazione regionale, sostenibilità ambientale e relazioni fra paesi a diverso livello di sviluppo. Oggetto dell'incontro l'avvio di un progetto, avviato a fine 2007, che verrà implementano lungo il 2008 grazie a finanziamenti previsti dalla Legge 84/01 dal titolo "Contributo alla modernizzazione ed alla democratizzazione dei Parlamenti di Albania, Bosnia Erzegovina, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Serbia e Montenegro".
Il progetto ,che si avvale della partnership del Master in Istituzioni parlamentari europee e storia costituzionale della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma "La Sapienza", si propone di contribuire alla democratizzazione e alla modernizzazione delle istituzioni parlamentari in diversi paesi del sud-est Europa. In particolare si intende fornire strumenti di formazione e assistenza tecnica alle istituzioni parlamentari dei paesi beneficiari, valorizzando l'esperienza e le best practices della tradizione istituzionale italiana. L'iniziativa si articolerà in quattro fasi. Nella prima si stabiliranno contatti diretti con i partner delle istituzioni parlamentari locali e si individueranno i partecipanti ai primi corsi di formazione.
Uno specifico questionario, finalizzato ad approfondire la situazione delle singole istituzioni parlamentari, in funzione degli obiettivi prefissati, verrà sottoposto ai partner beneficiari.
Nella seconda fase è previsto un corso di formazione di 5 giorni in Albania, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e Montenegro, 6 giorni in Serbia e 7 giorni in Bosnia Erzegovina, organizzato con la partnership del Master in "Istituzioni Parlamentari Europee e Storia Costituzionale" della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Roma, "La Sapienza" sulla base di moduli formativi che potranno essere in seguito utilizzati dalle singole istituzioni parlamentari. Il corso prevede la partecipazione di circa 20-25 persone in Albania, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e in Montenegro, di 30 persone in Serbia e 35-40 in Bosnia Erzegovina.
La terza fase si articolerà in Italia e vedrà l'organizzazione di un corso di formazione della durata di sei giorni per complessivi cinque partecipanti (compresi i coordinatori locali) dall'Albania, dall'Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, dalla Serbia e dal Montenegro e di 7 partecipanti dalla Bosnia Erzegovina. I primi tre giorni si svolgeranno in aula, il quarto e il quinto giorno presso la Camera dei Deputati, dove saranno organizzati incontri o seminari con Parlamentari e Membri dell'Unione Interparlamentare italiano. Il sesto giorno ci sarà una visita ad uno o due collegi elettorali nella Regione Lazio o Campania o Toscana. La fase in aula si svolgerà sulla base di specifici moduli formativi, a cura del Master in "Istituzioni Parlamentari Europee e Storia Costituzionale" della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Roma, "La Sapienza.
A seguire la quarta fase, in Italia, che prevede lo svolgimento di un workshop finale di due giorni, con la partecipazione di 17 persone (3 dall'Albania, dall'Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, dalla Serbia e dal Montenegro e 5 persone dalla Bosnia Erzegovina), in cui verranno valutate e confrontate le singole esperienze realizzate nelle fasi precedenti e approfondite le tematiche interparlamentari sia a livello regionale, che in riferimento alla problematica europea. Un documento finale fornirà un'attenta valutazione delle singole fasi del progetto, con particolare attenzione alle diverse esperienze formative. Una scheda riassuntiva della situazione delle singole istituzioni parlamentari conterrà indicazioni dei problemi più significativi delle strutture.