Un progetto di fotoreportage che vuole raccontare il presente e le prospettive future delle donne bosniache. Attraverso una riflessione sul passato, mediante il raccolto di chi ogni giorno è sul campo per lottare per i diritti delle donne e storie significative raccontate dalle stesse persone che le hanno vissute
Fonte: Produzioni dal basso
Sono trascorsi quasi ventʼanni dalla fine del conflitto in Bosnia Erzegovina, anni in cui il paese ha cercato di ricostruire il presente attraverso una complessa rielaborazione del passato che, nonostante tutto, ha lasciato ancora molte ferite aperte.
Oggi la Bosnia Erzegovina sta cercando di rialzarsi, soprattutto in vista di un auspicato ingresso allʼinterno dellʼUnione Europea, ma ancora numerose le contraddizioni e le problematiche interne, non soltanto a livello politico ed economico, ma soprattutto culturale e religioso. In un contesto di questo tipo, la condizione delle donne appare piuttosto complessa.
Già nel rapporto “Diritti delle donne in Bosnia Erzegovina durante il 2001″ (2002), realizzato grazie al Comitato di Helsinki i Diritti Umani, il quadro della condizione femminile in Bosnia era tuttʼaltro che rassicurante: violenza domestica in aumento, donne relegate ai margini della società, per lo più in tutto e per tutto dipendenti dalle famiglie.
Durante i tre anni di guerra le donne bosniache sono state vittime di maltrattamenti di ogni genere, molestie, stupro. Appare evidente come quanto subito durante gli anni della guerra abbia lasciato un segno indelebile nel periodo di pace e ricostruzione, sia nellʼambito del privato, sia nello spazio della comunità. Violenze fisiche e psicologiche, come lʼabuso familiare, lʼaborto o la sterilizzazione, la gravidanza forzata, lo sfruttamento della prostituzione e purtroppo molto altro ancora, talvolta grazie al sostegno implicito della legge e della pratica.
Lʼattuale fragile situazione economica, unita a un alto tasso di disoccupazione e povertà, nonché a una cultura di discriminazione in cui ancora forte è la percezione della donna come proprietà, hanno reso le cose ancora più complesse e difficili.
Un processo di riconciliazione e ricostruzione non può prescindere dal garantire alle donne parità dʼaccesso e pieno rispetto dei loro diritti: questo sembra ancora lontano dallʼaccadere, se si considera che a 17 anni dal conflitto, il governo di Sarajevo è ancora in forte ritardo sullʼavvio del “Programma nazionale per le donne vittime di violenza sessuale nel conflitto e successivamente al conflitto”.
“Donne di Bosnia tra passato, presente, futuro” vuole raccontare il presente e le prospettive future delle donne bosniache, attraverso una riflessione sul passato, mediante il raccolto di chi ogni giorno è sul campo per lottare per i diritti delle donne e storie significative raccontate dalle stesse persone che le hanno vissute.
Lʼobiettivo è quello di costruire unʼanalisi attraverso le parole di donne che ce lʼhanno fatta, associazioni che lottano contro la violenza sulle donne e per la parità dei diritti e anche interlocutori istituzionali, in modo da offrire un quadro della situazione il più dettagliato possibile.
Il lavoro prevede il coinvolgimento di realtà differenti tra loro (Sarajevo, Mostar, Tuzla, Bijeljina e Srebrenica), realtà cittadine più moderne e realtà rurali maggiormente legate alle tradizioni.