La sessione plenaria della Commissione Friuli-Venezia Giulia - Slovenia si è nuovamente riunita, per analizzare il lavoro di due anni. Mentre si abbattono fisicamente gli ultimi valichi di frontiera
Fonte: Regione Friuli-Venezia Giulia
Uno strumento che ha permesso di ampliare in modo decisivo la reciproca conoscenza e di approfondire una serie di indirizzi strategici che ora si tradurranno in progetti transfrontalieri concreti e operativi, nell'ambito della programmazione delle risorse comunitarie per il periodo 2007-2013. Uno strumento che, dopo l'imminente abbattimento dei confini, è destinato ad assumere un'importanza ancora maggiore.
Su questo giudizio hanno concordato in modo unanime i partecipanti alla settima sessione plenaria della Commissione bilaterale Friuli-Venezia Giulia - Slovenia, che si è svolta lo scorso 17 dicembre nella sala consiliare del Municipio di Cividale del Friuli, sotto la presidenza dell'assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie Franco Iacop e dal segretario di Stato della Repubblica di Slovenia Zorko Pelikan.
Alla riunione, nel corso della quale sono stati illustrati i risultati a cui sono giunti i singoli tavoli tecnici misti su argomenti di reciproco interesse, erano presenti anche gli assessori regionali all'Istruzione e Cultura Roberto Antonaz e alle Risorse agricole e forestali Enzo Marsilio. Hanno partecipato anche i rappresentanti diplomatici: il console di Slovenia a Trieste Joze Susmelj e il primo segretario dell'Ambasciata d'Italia a Lubiana Roberto Neccia, in rappresentanza dell'ambasciatore.
Assieme ai responsabili dei vari tavoli tecnici, hanno preso parte alla settima sessione plenaria i rappresentanti delle minoranze, quella italiana in Slovenia (Maurizio Tremul, dell'Unione Italiana) e quella slovena in Italia (Rudi Pavsic per la SKGZ e Drago Stoka per la SSO). Ha fatto gli onori di casa il sindaco di Cividale Attilio Vuga.
"La Commissione mista - si legge nella dichiarazione finale approvata al termine - rappresenta, insieme a tavoli tecnici costituiti, un importante luogo d'incontro all'interno del quale vengono raggiunti obiettivi comuni". "Gli ottimi rapporti - prosegue la dichiarazione - tra la Slovenia e la Regione Friuli-Venezia Giulia sono caratterizzati dall'alto livello di collaborazione di vari tipi, con un impatto positivo sui rapporti di buon vicinato e sull'approfondimento del dialogo tra la minoranza slovena in Italia e la minoranza italiana in Slovenia".
L'assessore Iacop ha rilevato come il lavoro della Commissione abbia rappresentato "un'importante tappa nella crescita dei nostri rapporti, permettendo di mettere a punto progetti condivisi di sviluppo sociale ed economico". L'abbattimento dei confini consentirà ora, secondo l'assessore, di "vedere moltiplicate le opportunità per i nostri cittadini" e di "praticare quella politica coesione a cui ci invita l'Unione europea proprio nelle aree transfrontaliere".
L'assessore Antonaz ha sottolineato soprattutto l'importanza della collaborazione fra le minoranze, per sviluppare l'opportunità rappresentata dalla diversità culturale in questa parte dell'Europa, auspicando uno sviluppo dei programmi di insegnamento della lingua italiana in Slovenia e di quella slovena in Italia. L'assessore Marsilio ha rilevato l'importanza di inserire due temi nella programmazione delle risorse comunitarie: l'albergo diffuso e le energie rinnovabili utilizzando materie prime di tipo agricolo e forestale.
La precedente riunione plenaria della Commissione bilaterale si era tenuta nel gennaio del 2005. Sono dunque passati quasi tre anni nel corso dei quali, è stato rilevato, è stato condotto un proficuo e approfondito lavoro nell'ambito dei singoli tavoli tecnici, alcuni istituti per la prima volta proprio nella precedente sessione plenaria.
La riunione di Cividale è servita soprattutto a illustrare e discutere i risultati dei sette tavoli: minoranze, trasporti, servizi ed energia, ricerca scientifica, attività produttive, Euroregione, sanità e sociale. Si è deciso invece di chiudere il tavolo sulla "permeabilità transfrontaliera" che, dopo l'abbattimento del confine, perde la sua funzione.
Tutto questo mentre si sono avviati in tempi accelerati i lavori di smantellamento dei valichi di frontiera tra Italia e Slovenia la quale entrerà in area Schengen dal 1° gennaio 2008.
E così fra ruspe e corsa alla veloce conclusione dei lavori, prosegue la macchina organizzativa per le celebrazioni di domani 22 dicembre a Rabuiese. Una cerimonia che vedrà la presenza di ventisette ministri dell'Interno, mentre dalla Prefettura proprio ieri mattina sono partiti - indirizzario di personalità solo italiane - circa 400 inviti per assistere all'evento.