Approvato il progetto 'Ecosea' presentato dalla Regione Abruzzo, unitamente alla Regione Veneto, nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliero IPA Adriatico. Il progetto si inserisce nella strategia integrata volta alla tutela dell'ambiente marino e costiero nell'area della Macroregione adriatica
Fonte: AISE e Regione Abruzzo
Elaborazione di Osservatorio Balcani e Caucaso
"L'Abruzzo conferma il suo impegno nella strategia integrata per la tutela dell'ambiente marino e costiero nell'area dell'Euroregione adriatica attraverso il programma di cooperazione transfrontaliera IPA Adriatico". Lo ha ribadito l'assessore alla Pesca e Politiche agricole dell’Abruzzo, Mauro Febbo, nel comunicare l'approvazione del progetto ECOSEA, redatto unitamente alla Regione Veneto, per un importo pari a 3.757.555 euro.
Il programma IPA Adriatico si pone in generale l'obiettivo di rafforzare la ricerca e l'innovazione e di facilitare lo sviluppo dell'area adriatica attraverso la cooperazione economica, sociale e istituzionale. La potenzialità maggiore di Ipa è l'azione di sistema e la messa in rete degli interventi finanziati, sia con Fondi Strutturali che Nazionali, nei territori dell'Area Adriatica in alcuni settori strategici come trasporti, Pmi, turismo e soprattutto ambiente.
"Nello specifico - spiega Mauro Febbo - il progetto ECOSEA ha lo scopo di promuovere, migliorare e proteggere gli ambiente marini e costieri attraverso una gestione sostenibile delle attività di pesca. Viene fornito il sostegno alle attività che riguardano la protezione ambientale (ad esempio, la salvaguardia della biodiversità esistente e la gestione condivisa dei siti naturali) e la prevenzione dei disastri naturali. È prevista anche una serie di attività connesse all'istruzione e alla sensibilizzazione della popolazione costiere dipendenti dalla pesca. In particolare, verranno messe in campo azioni specifiche per promuovere gli scambi di conoscenza istituzionali volti all'applicazione di modelli innovati, interventi rivolti a mitigare il progressivo impoverimento delle risorse ittiche e la realizzazione di nuovi strumenti dell'attività della pesca coinvolgendo direttamente gli operatori".
"Il mare Adriatico - continua Febbo - da un lato è dotato di un'incomparabile ricchezza di risorse naturali, economiche e sociali, dall'altro è minacciato da molteplici fattoti che ne riducono la vitalità degli ecosistemi naturali e seminaturali. Lo sfruttamento delle risorse marine, soprattutto attraverso le attività di pesca e acquicoltura, è riconosciuto come una delle attività più impattanti sugli ecosistemi marini. Pertanto, oggi vi è urgenza ed esigenza di azioni mirate, concrete, integrate e condivise a livello transfrontaliero al fine di evitare il depauperamento delle risorse naturali ed il collasso socio-economico delle comunità costiere. Sono in fase di elaborazione altri progetti che presenteremo nei vari programmi comunitari. La Regione Abruzzo mira a condividere e integrare le idee in progetti di ampio respiro in termini di partenariato e contenuti, perseguendo obiettivi di livello strategico e cercando una maggiore incisività delle scelte politiche adottate nell'intero bacino Adriatico per salvaguardare l'ambiente intero e gli il comparto della Pesca".
"In questo orizzonte - conclude l'assessore Febbo - la Macroregione Adriatica per il futuro delle politiche di coesione dovrà costituire il luogo ideale per la definizione e l'attuazione delle politiche di cooperazione e di vicinato al fine di consentire una maggiore integrazione geografica ed economica dei territori coinvolti e migliorare le attività degli operatori del settore".