Tirana la cornice del seminario sui risultati del Programma Interreg IIIA Italia-Albania, organizzato dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia. Fulcro della giornata, la presentazione dei casi di eccellenza
Fonte: Regione Puglia
Tante le storie, tanti i progetti che hanno fatto avvicinare le due sponde dell'Adriatico in questi anni e che a conclusione della vecchia fase di programmazione 2000-2006 non possono essere cancellati. Un resoconto in particolare su quello che è stato il Programma Interreg IIIA Italia-Albania, a partire dai casi d'eccellenza, si è fatto lo scorso 26 maggio a Tirana in occasione del seminario "Storie di cooperazione Puglia-Albania: i risultati del Programma Interreg". Tra i risultati più rilevanti del Programma c'è di sicuro la sua capacità di attivare forme di cooperazione istituzionale, anche con le autorità centrali albanesi, finalizzate a sostenere l'adattamento degli operatori pubblici alla normativa ed alle procedure comunitarie.
Organizzato dall'Assessorato regionale al Mediterraneo, il seminario rientra nel quadro delle iniziative pianificate dall'Ambasciata italiana per sostenere i processi di pre-adesione in Albania. Moderato dal direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Carlo Bollino, l'incontro è stato introdotto da Bernardo Notarangelo, dirigente del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia e Autorità di Gestione del Programma Interreg IIIA Italia-Albania.
Fulcro della giornata, la presentazione dei casi di eccellenza, cui sono seguiti l'intervento di Patris Kraja, esponente del Ministero dell'integrazione Europea e del vice ministro dell'Integrazione europea Alberto Gajo per il punto di vista albanese. Le conclusioni all'assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli.
Il Programma Interreg Italia-Albania, con i suoi 75 mln di euro stanziati dall'Unione Europea, dallo Stato italiano e dalla Regione Puglia è stato uno dei principali strumenti di sostegno della politica italiana di buon vicinato con l'Albania. In un primo momento la cooperazione si è focalizzata sul rafforzamento delle relazioni e dei partenariati pubblici e privati fra operatori italiani ed albanesi per avviare la costruzione di uno spazio comune di sicurezza, stabilità e prosperità. Nella fase successiva, che ha visto la Puglia continuare a rivestire il ruolo di Autorità di Gestione, con l'avvio delle politiche di prossimità, si è puntato al rafforzamento del partenariato europeo attraverso azioni condivise nei vari settori: trasporti, comunicazione e sicurezza; sistema socio-sanitario, ambiente, turismo e cultura. Oltre ottanta le esperienze eccellenti prodotte.