Firmato a Bucarest un importante protocollo di intesa per l'avvio di un programma di cooperazione trasnazionale per combattere il traffico di esseri umani. Convolte otto Regioni e le due Province autonome di Trento e Bolzano
Fonte: Regione Piemonte
La Regione Piemonte sarà ente capofila del programma di cooperazione trasnazionale tra Italia e Romania finalizzato a mettere in campo azioni concrete per contrastare il fenomeno del traffico di esseri umani. Il Protocollo d'intesa, elaborato con la convinta adesione del Ministero del Lavoro, della famiglia e le pari opportunità della Romania e dopo un approfondito lavoro istruttorio, è stato firmato lo scorso 9 luglio a Bucarest, presso l'Athenee Palace Hilton Hotel nell'ambito di una tavola rotonda dal titolo "Il Fondo sociale europeo sostiene le vittime di tratta di esseri umani".
Il Piemonte guiderà il progetto, che coinvolge la Romania, il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri d'Italia, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali d'Italia, le Province Autonome di Trento e Bolzano, le Regioni Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Sicilia e Toscana, con lo scopo di potenziare e rafforzare i servizi e le azioni di lotta alla tratta in Romania e in Italia, attraverso interventi finanziati principalmente dal Fondo sociale europeo e volti alla prevenzione del fenomeno, alla protezione e all´inclusione sociale e lavorativa delle vittime.
L'iniziativa dà seguito alla riuscita esperienza del progetto interregionale contro la tratta "Vie d'uscita", condotto con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dieci Regioni italiane, di cui la Regione Piemonte era già stata ente capofila.
"La Regione Piemonte - affermano la presidente Mercedes Bresso e l'assessore al Welfare, Teresa Angela Migliasso - è impegnata da anni ad attuare politiche e realizzare interventi di contrasto al traffico di esseri umani, soprattutto donne e minori, nella convinzione che sia necessario affrontare questo drammatico fenomeno con azioni che agiscano sul problema in tutti i suoi aspetti, supportando sia i processi di prevenzione della tratta nei luoghi d'origine che presso i territori in cui si sviluppa. Il Progetto e il protocollo d'intesa firmato a Bucarest si fonda proprio sul convincimento che attraverso il lavoro coordinato e sinergico di stati e istituzioni diverse, di attori pubblici e privati diversi, sia possibile rafforzare l'efficacia degli interventi". La firma segna dunque l'avvio tecnico del progetto.