Lingua Madre, il concorso letterario promosso dalla Regione Piemonte e dal Salone del Libro ha chiuso la sua V edizione. Si rivolge a tutte le donne straniere residenti in Italia che vogliano raccontare, e raccontarsi, in lingua italiana. Quest'anno ha vinto Kamela Guza, albanese, con il racconto “Il luogo dei confini"
Fonte: Albania News, Salone Internazionale del libro - Torino, MeltingLab, Concorso Lingua Madre
Elaborazione di Osservatorio Balcani e Caucaso
Albania, Iran, Croazia. Sono questi i paesi di provenienza delle tre vincitrici del V Concorso letterario nazionale Lingua Madre: Kamela Guza (Albania), Leila Mirkamali (Iran), Monica Vodarich (Croazia), e per la "Sezione Donne Italiane" Marina Crespo (Italia).
Nella cornice del Salone Internazionale del Libro, a Torino, si è svolta lo scorso 17 maggio la premiazione delle tre vincitrici, oltre coloro alle quali è stato assegnato uno dei premi speciali. Quest'anno sono stati assegnati il Premio Rotary Club Torino Mole Antonelliana ad Alia Alloh (Palestina), il Premio Slow Food - Terra Madre a Veronica Orfalian (Armenia), il Premio Torino Film Festival a Leoreta Ndoci (Albania) e il Premio Giuria Popolare a Simone Silva (Brasile).
La quinta edizione del concorso Lingua Madre vede dunque tra le vinicitrici molte donne dei paesi del sud-est Europa e dell'Europa centro-orientale. Già la precedente edizione, era stata vinta da un’autrice albanese, Alketa Vako Kosova, con il racconto “Fratello Sole, Sorella Luna”. Ed è stata proprio Alketa, madrina della manifestazione, a premiare la sua connazionale Kamela Guza, vincitrice di Lingua Madre 2010 con il racconto “Il luogo dei confini”.
Quest’anno i temi affrontati dalle autrici hanno privilegiato non solo il ricordo e le origini ma anche il confronto tra le diverse culture, riflettendo sulla cronaca dell’accoglienza o della non accoglienza nella realtà italiana.
Il racconto di Kamela Guza, nata a Durazzo nel 1986, parla di una giornata come tante, purtroppo. Sì, perché giornate come quella vissuta dalla protagonista, cominciata in un’alba gelida nel cortile di una questura, nella speranza di conquistare un numero per partecipare alla lotteria dei permessi di soggiorno, rappresentano la quotidianità per centinaia di migliaia di immigrati che vivono in Italia.
Monica Vodarich a cui è stato assegnato il terzo premio del Concorso Lingua Madre 2010, è nata in Italia da padre croato e da madre italiana nel 1962, vive e lavora a Ravenna. Il suo racconto "Florence e il suo mondo parallelo" rappresenta in maniera originale, come cita la motivazione della giuria, l'essere straniere nel paese di arrivo attraverso il rapporto fra Florence e Clara, fra l'essere clandestina e il non esserlo, l’una e l’altra figure speculari dell’io narrante.
Leoreta Ndoci, alla quale è stato assegnato il Premio Torino Film Festival è nata a Shkodra. Laureata in Italianistica, vive a Cuneo, dove è Mediatrice Culturale. Protagonista del suo racconto "Burrnësha" è appunto una burrnësha, vale a dire una donna che a un certo punto della sua vita comincia ad assumere abitudini e comportamenti maschili. Quello della donna – maschio è una figura antica della tradizione albanese, tuttora molto presente nell’ispirazione dei narratori contemporanei.
Veronica Orfalian (Armenia), vincitrice del Premio Speciale Slow Food – Terra Madre, è nata a Roma nel 1984 da una famiglia di origini armene e attualmente vive in Francia per motivi di studio. Ha vinto con il racconto "Ricordi alla menta", una storia in cui la natura – nello specifico un vasetto di menta – diventa elemento centrale della narrazione, quale autentica possibilità di mantenere un collegamento significativo con il passato, alleviandone la nostalgia.
Il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, prende spunto dall’iniziativa sviluppata da Regione Piemonte e Salone Internazionale del Libro di Torino da cui trae il nome. Il Concorso è diretto a tutte le donne straniere, anche di seconda o terza generazione, residenti in Italia che, utilizzando la nuova lingua d’arrivo (cioè l’italiano), vogliano approfondire il rapporto tra identità, radici e il mondo “altro”. Il Concorso vuole essere un esempio significativo delle interazioni che stanno ridisegnando la mappa culturale del nuovo millennio e testimoniare la ricchezza, la tensione conoscitiva ed espressiva delle donne provenienti da “altri” Paesi. Una sezione speciale è dedicata alle donne italiane che vogliano farsi tramite di queste culture diverse, raccontando storie di donne straniere che hanno conosciuto, amato, incontrato e che hanno saputo trasmettere loro “altre” identità.
Il numero sempre crescente di partecipanti, le decine di iniziative svolte su tutto il territorio nazionale nel corso di ogni anno, i riconoscimenti (quali l’annullo filatelico che le Poste Italiane dedicano per il secondo anno al Concorso) si accompagnano a collaborazioni con enti e istituzioni ed hanno portato alla nascita di una vera e propria “comunità allargata” che continua a esprimersi e confrontarsi durante tutto l’anno, anche grazie alla creazione di un blog.
Una comunità che si ritroverà l'anno prossimo alla sesta edizione del Concorso letterario nazionale, il cui bando è già stato pubblicato e rimarrà aperto fino al 31 dicembre 2010. Per inviare gli elaborati si veda il testo bando 2011 sulla pagina dedicata del sito Concorso Lingua Madre.
Per ulteriori informazioni:
Concorso letterario nazionale Lingua Madre
Via Alfieri, 10 – 10121 Torino Centro
e-mail: info@concorsolinguamadre.it