Nell'ambito della Fiera del Levante, il Vice-Primo Ministro della Macedonia e il Presidente della Regione Puglia hanno firmato una Lettera di Intenti per avviare forme di cooperazione in diversi campi e per promuovere una "Comunità del Levante" che coinvolga regioni del Mezzogiorno italiano e paesi balcanici
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Il protocollo d' intesa con il governo della Macedonia, siglato dalla Regione Puglia e dal vice primo ministro macedone Zivko Jankulovski «è l' avvio - ha detto Vendola - di rapporti di cooperazione. Noi abbiamo realtà con cui i rapporti di collaborazione e cooperazione sono antichi e consolidati e la nostra intenzione è quella di implementarli. E invece per Paesi come la Macedonia i rapporti sono nella loro fase iniziale, e sono rapporti per noi fondamentali perchè si tratta di sviluppare la conoscenza reciproca con ogni segmento della realtà balcanica».
Con la Puglia la Macedonia comincerà un percorso di cooperazione culturale; poi, già dall' anno prossimo, l'intento è di varare «azioni buone», così le ha definite Vendola, per quanto riguarda la cooperazione nell' agroalimentare. «Tutto questo - afferma Vendola - in una cornice più generale che è quella della nostra battaglia concreta per il Corridoio 8, cioè per quel pacchetto di infrastrutture materiali e immateriali che possano rappresentare una saldatura forte tra una sponda e l' altra dell'Adriatico. Questo, dentro la prospettiva di un completamento del processo di integrazione europea che preveda come una nuova chances, un arricchimento, anche la presenza di tutti i Balcani».
«Le prime misure del nuovo governo della Macedonia - ha detto Jankulovski - sono state dirette a rendere possibile l' ingresso di investimenti dall' estero tramite garanzie riguardanti la stabilità del Paese e la sicurezza. Nello stesso tempo si offrono diritti uguali per gli investitori stranieri, diritti uguali per l' imprenditoria privata». «Nella prima seduta del nuovo governo della Macedonia - ha aggiunto il Vice ministro - è stata diminuita l' Iva sui prodotti agroalimentari, che è passata dal 18% al 5% proprio per rendere più sicura la produzione, perchè questi prodotti possano essere presenti anche sui mercati europei. E' importante la cooperazione per gli scambi commerciali, soprattutto nel settore agroalimentare, il cuoio, il pellame». «In questo momento - ha proseguito - l'Italia è al quarto posto per quanto riguarda gli scambi commerciali. Ma una cosa è certa: noi siamo molto interessati allo sviluppo della nostra cooperazione ma auspichiamo con forza che il Corridoio 8 cominci a funzionare. Certamente saremo più vicini».