Il rapporto con l'Albania e con gli altri Paesi dell'area balcanica è strategico per l'Italia e le Marche. Si punta alla creazione di una vera regione euroadriatica che, all'interno dell'Unione Europea, riesca a bilanciare i rapporti di forza, oggi troppo spostati verso il nord-est dell'Europa
Fonte: Regione Marche
Questo e` possibile solo se siamo tutti uniti e i Paesi dei Balcani costruiscono un percorso di sviluppo. Infatti bisogna scongiurare il rischio di un'Unione a due velocita`, che finirebbe per emarginare l'area che comprende anche l'Italia.
Con queste parole il presidente Gian Mario Spacca ha accolto il Ministro dell'Economia della Repubblica dell'Albania, Genc Ruli e ha spiegato la filosofia che sta alla base di un rapporto di collaborazione sempre piu` stretto, che gia` registra diversi progetti che si stanno realizzando e che e` destinato ad allargarsi.
L'incontro di oggi si tiene mentre a Pola sono riunite le Regioni adriatiche delle due sponde per consolidare le relazioni internazionali.
Un incontro molto cordiale, in cui il Ministro ha piu` volte ringraziato l'Italia e in particolare la Regione Marche per l'aiuto ricevuto. 'L'Albania non e` piu` quella di qualche anno fa ' ha detto ' ora e` un Paese con un Governo stabile, che sta affrontando un processo riformatore, con il piu` alto tasso di crescita dei Balcani, animato da grande dinamismo, che, anche se non ha avuto molte opportunita`, sta facendo il suo sforzo per crescere.'
'Un Paese ' ha sottolineato ' di interesse per gli investitori stranieri, ci mancano ancora molte cose, come la capacita` imprenditoriale e l'ambiente favorevole a farla crescere, a iniziare dal sistema del credito. Abbiamo abbandonato le grandi strutture industriali e siamo avviati verso una riconversione sul fronte della piccola e piccolissima imprenditoria.' Ma i problemi sono tanti altri, ha precisato, quelli che si portano dietro le fasi di sviluppo: i temi legati all'urbanizzazione, salute e servizi.'
In Albania la Regione sta lavorando su progetti di 'cooperazione decentrata' utilizzando le risorse per la stabilizzazione dei Balcani e dell'Agenzia dell'assistenza tecnica dell'ONU. Tra i Progetti avviati:
- iniziative a sostegno dell'occupazione;
- della pianificazione territoriale (con l'aiuto dell'ANCI);
- della gestione dei rifiuti (in collaborazione con AnconAmbiente);
- della Sanita` con il concorso dell'Azienda sanitaria marchigiana;
- il Piano di recupero del centro storico di Gijrokastra;
- la formazione di personale per la progettazione degli ambiti urbani e del territorio.
Alcuni di questi hanno avuto la collaborazione della Provincia di Ascoli Piceno, insieme ai comuni di Fermo e Grottammare.
Il presidente Spacca ha ricordato gli altri interventi che si stanno mettendo a punto:
- un centro servizi per sostenere l'attivita` delle piccole e medie imprese - cosi` come e` stato realizzato nell'area Serbia-Croazia-Bosnia-Romania - che dovrebbe partire gia` nel prossimo anno;
- un progetto per il recupero dei mestieri tradizionali albanesi, artigianato in particolare;
- prevedere che la Fiera del Levante di Bari diventi una Fiera dell'area dell'Adriatico, per consentire una crescita dello scambio e delle conoscenze. In questo senso contatti sono stati attivati con il presidente della Regione Puglia.
Il Ministro Ruli ha detto di credere molto in questo rapporto con le Marche e che lo stesso Governo Albanese favorisce rapporti diretti con le Regioni italiane, oltre a quelli con il Governo italiano e ha fornito alcuni dati interessanti. L'Italia e` il secondo Paese di destinazione dell'emigrazione albanese dopo la Grecia. Il 60% delle esportazioni sono prodotti italiani: soprattutto abbigliamento, calzature e agroalimentare. Sono ben 12 mila le imprese albanesi in Italia, di queste 500 sono nelle Marche. C'e` ormai anche un significativo flusso di studenti nelle Universita` italiane. Molti ritornano in Albania, cosi` come molti, che hanno fatto un'esperienza di lavoro dipendente o imprenditoriale, rientrano nel loro Paese.
Il ministro Genc Ruli era accompagnato dal suo consigliere Eneida Gurja e dal Direttore del Dipartimento per la promozione degli investimenti Bashkim Sykja.