A Zagabria il ministro degli Esteri italiano e l'omonimo ministro croato Jandrokovic siglano un memorandum di cooperazione. Si prevede l'istituzione di un Comitato di coordinamento congiunto
Fonte: Il Velino
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e il suo omologo croato, Gordan Jandrokovic, hanno firmato lo scorso 12 gennaio a Zagabria un Memorandum di cooperazione bilaterale che prevede l'istituzione di un comitato di coordinamento congiunto formato dai titolari degli Esteri dei due Paesi, della Cooperazione economica ed industriale, dell'Energia e dell'ambiente, delle Infrastrutture e dei trasporti, dell'Agricoltura, delle Università e della ricerca scientifica. Il Comitato si riunirà con cadenza annuale e la prima seduta è prevista per il prossimo maggio.
La visita di Frattini aveva come obiettivi prioritari il rafforzamento della cooperazione economica bilaterale, la firma del memorandum, la conferma dell'Italia quale partner di riferimento nel processo di adesione della Croazia all'Ue e l'intensificazione del dialogo politico sulle dinamiche regionali. Sul primo fronte, il nostro Paese con oltre quattro miliardi di euro di interscambio, rimane stabilmente il primo partner commerciale della Croazia. Il mercato croato offre notevoli opportunità d'investimento legate sia ai processi di privatizzazione (comparti agro-alimentare, manifatturiero, turistico, cantieristico ed edile) sia ai piani di sviluppo energetico e delle infrastrutture. A questo proposito si sta lavorando per sviluppare ulteriormente la cooperazione economica, anche grazie alla firma del Memorandum, che prevede anche la creazione di un polo di sviluppo nell'Alto Adriatico attraverso una collaborazione bilaterale strutturata nei principali settori (industria, energia, ambiente, infrastrutture, trasporti, agricoltura, università e ricerca scientifica).
Sul terzo obiettivo, il tema centrale dei colloqui è stato il negoziato di adesione alla Ue della Croazia. Il rapporto della Commissione (del 5 novembre) ha fornito a Zagabria una "road map" indicativa per chiudere i negoziati tecnici entro il 2009 ed una successiva formalizzazione dell'adesione tra il 2010-2011. Zagabria è chiamata ad un impegnativo percorso di riforma nel settore Giustizia (capitolo 23) e a ristrutturazioni nel comparto dei cantieri navali con lo smantellamento degli aiuti di Stato al settore. A questo proposito Frattini ha ipotizzato che la chiusura di negoziati sarà possibile entro il 2009 e l'ingresso dello Stato nell'Ue, nel 2010. Ma prima andranno risolti i problemi bilaterali e confinali della Croazia, soprattutto con la Slovenia.
Infine, Frattini e Jandrokovic, hanno affrontato il tema delle politiche regionali. I due ministri hanno discusso dei recenti sviluppi in Serbia, Kosovo e Bosnia. E, hanno convenuto entrambi i capi delle rispettive diplomazie, Zagabria ha adottato nella regione una posizione in linea con quella dell'Ue.