Quasi cento gli studenti piemontesi premiati al concorso annuale di storia contemporanea con un viaggio-studio in Bosnia Erzegovina. Iniziativa promossa dal Consiglio della Regione Piemonte
Fonte: Regione Piemonte
Si è concluso lo scorso 12 aprile il viaggio-studio in Bosnia-Erzegovina di 78 gli studenti di 14 scuole medie superiori del Piemonte, accompagnati da docenti e amministratori del Consiglio regionale. Il viaggio rappresenta il premio per aver vinto l'annuale concorso di storia contemporanea, promosso dal Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, in collaborazione con le Province piemontesi e la Direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale.
La Regione Piemonte è una delle regioni italiane che ha una lunga storia di relazione con alcune aree del sud est Europa e soprattutto con la Bosnia Erzegovina. Questo uno dei motivi che hanno spinto i promotori del concorso a portare i giovani vincitori del concorso a visitare e conoscere questo paese.
Il Comitato della Regione, istituito nel 1976, ha lo scopo di mantenere sempre viva la "memoria storica" dell'antifascismo e della Resistenza. In particolare promuove e coordina le iniziative tese a riproporre ed approfondire i valori di democrazia e di libertà della Resistenza e dell'antifascismo; svolge una costante attività di ricerca e di studio sulla storia contemporanea, ponendo particolare attenzione ai principi fondamentali della Costituzione italiana; valorizza i luoghi che furono teatro degli episodi più significativi della lotta di Liberazione in Piemonte ed i monumenti che li ricordano.
Gli studenti che hanno partecipato al viaggio frequentano scuole superiori di Alessandria, Cuneo, Novara, Giaveno, Torino, Ivrea, Omegna, Verbania, Vercelli e sono stati accompagnati dai propri insegnanti, dal vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato, dal vicepresidente del gruppo consiliare regionale della Sinistra Democratica e una consigliera provinciale di Torino. Gli appuntamenti più importanti dei cinque giorni di soggiorno in Bosnia Erzegovina nei luoghi della recente guerra degli anni novanta, sono stati gli incontri con gli studenti di Sarajevo e Mostar e con le autorità locali, con l'Associazione delle donne di Srebrenica nella città omonima e con il sindaco di Srebrenica - Abdurahaman Malkic - durante la visita al Mausoleo di Potocari. La delegazione piemontese ha inoltre incontrato rappresentanti del contingente italiano delle Forze di pace (SFOR).